Omega 3: perché se hai più di 40 anni dovresti mangiare cibi ricchi di acidi grassi almeno una volta a settimana

Se hai più di 40 anni sarai sorpreso di scoprire come semplicemente consumando cibi ricchi di omega 3 potrai migliorare la resilienza cognitiva, preservare la funzione cerebrale e potenzialmente scongiurare la demenza

È ampiamente noto come migliorare ed intervenire nella propria dieta sia uno dei migliori modi per promuovere la salute del nostro cervello. A maggior ragione, se hai più di 40 anni sarai sorpreso di scoprire come semplicemente consumando alcuni cibi potrai migliorare la resilienza cognitiva, preservare la funzione cerebrale e potenzialmente scongiurare la demenza.

Stiamo parlando degli alimenti ricchi di omega 3, chiamati anche grassi buoni ed essenziali, sono composti appartenenti al gruppo degli acidi grassi e sono fondamentali una serie di processi del nostro organismo, tra cui la produzione di ormoni per la coagulazione del sangue, la contrazione e il rilassamento delle arterie.

Tuttavia, poiché questi non sono naturalmente prodotti dal nostro organismo è necessario introdurli attraverso l’alimentazione o, quando necessario, con specifici integratori. In particolare, gli omega 3 sono presenti soprattutto nel pesce, ma tra le fonti vegetali è possibile trovarli nei semi di lino, l’olio di semi di lino, le noci e l’olio extravergine d’oliva.

A confermarlo è stato un recentissimo studio pubblicato sull’American Academy of Neurology, secondo cui le persone che consumano cibi ricchi di acidi grassi omega 3 nella mezza età possono avere migliori capacità di pensiero e una migliore struttura cerebrale.

Claudia L. Satizabal, autrice dello studio, commenta così i risultati:

Il nostro studio suggerisce che anche un consumo modesto di omega-3 può essere sufficiente per preservare la funzione cerebrale. Questo è in linea con le attuali linee guida dietetiche dell’American Heart Association per consumare almeno due porzioni di pesce a settimana per migliorare la salute cardiovascolare.

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Lo studio

Il team di ricercatori, partendo dalla correlazione tra acidi grassi omega 3 e migliori risultati neurologici negli anziani, hanno incentrato lo studio sui soggetti di mezza età, confrontando le concentrazioni di omega 3 con i marcatori cognitivi dell’invecchiamento cerebrale.

Lo studio ha coinvolto 2.183 persone con un’età media di 46 anni che non avevano demenza o ictus. Nello specifico, sono stati misurati i loro livelli di acidi grassi omega-3 e sono state osservate le loro capacità di pensiero attraverso test specifici.

Le persone classificate nel gruppo basso avevano una media del 3,4% dei loro acidi grassi totali come acidi grassi omega 3, rispetto a una media del 5,2% per le persone nel gruppo alto. Un livello ottimale è stato considerato dell’8% o superiore, mentre livelli compresi tra il 4% e l’8% sono stati considerati intermedi. Infine, livelli inferiori al 4% sono stati considerati bassi.

Dalle analisi effettuate è emerso che le persone che consumavano livelli più elevati di acidi grassi omega 3 non solo avevano punteggi medi più alti in un test di ragionamento astratto, ma avevano anche volumi medi più grandi nell’area dell’ippocampo del loro cervello, il quale svolge un ruolo importante per la memoria.

Si tratta di risultati che dovranno essere confermati da ulteriori ricerche, ciò nonostante hanno dimostrato come i livelli di omega 3 possano svolgere un ruolo nel migliorare la resilienza cognitiva, anche nelle persone di mezza età.

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Fonte: Neurology

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