Eliminare l’olio di palma dal latte in polvere: la petizione

La petizione per far cambiare le formule del latte in polvere e di eliminare ogni possibile contaminazione di sostanze cancerogene.

Basta olio di palma nel latte in polvere. Su Change.org arriva la petizione per convincere le aziende produttrici ad utilizzare alternative al famigerato olio di palma nei latti formulati. Dopo il successo della mobilitazione popolare che ha convinto moltissime aziende di prodotti da forno industriali ad abbandonare questo olio vegetale, adesso la crociata è nei confronti dei marchi produttori di latte artificiale.

Il latte formulato ha il compito di sostituire il latte materno e il latte materno ha indiscutibilmente una componente grassa fondamentale per un sano sviluppo dei piccoli, va da sé, quindi, che (anche) il latte formulato ne abbia una buona dose di oli nella sua formulazione. Ma perché proprio quello di palma? Perché il bambino già a pochi mesi deve cominciare a fare uso di grassi di cui farà sicuramente incetta poi? E per di più, se quell’olio di palma è contaminato con sostanze cancerogene, non è cioè vergine (appena estratto dalla pianta) come auspicano gli esperti, come la si pone?

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È per questo che su Change.org è nata una petizione per lanciare l’allarme sull’olio di palma contenuto nel latte in polvere per neonati e il rischio di contaminazione con sostanze cancerogene. Una scelta, quella di inserire olio di palma, che tra l’altro non ha più motivo di esistere soprattutto dopo il parere del maggio 2016 dell’Efsa sulla presenza di contaminanti cancerogeni nell’olio di palma generati durante la raffinazione.

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Il Fatto Alimentare e Great Italian Food Trade rivolgono questo invito alle aziende che da anni utilizzano l’olio di palma per motivi quasi del tutto economici e che ne giustificano l’impiego proprio con la necessità di ottenere una composizione adeguata alle esigenze nutrizionali dei lattanti. Niente di più falso, dal momento che già Coop, Sicura e Dicofarm impiegano altri grassi senza per questo penalizzare la qualità.

Con questa petizione si chiede dunque a Mellin, Nutricia, Ordesa, Hipp, Humana, Milte, Nestlé, Unifarm, Sterilfarma, Nipiol, Menarini, Laboratori Alter, Plasmon e Holle di cambiare le formule del latte in polvere e di eliminare ogni possibile contaminazione di sostanze cancerogene.

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Non è un’impresa impossibile e ne è esempio il fatto che oramai già biscotti e merendine delle marche più imponenti non contengono più olio di palma. Un piccolo sforzo in più!

Firma qui la petizione.

Germana Carillo

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