Marta Albè Obesità, gli scienziati hanno scoperto il gene in grado di provocarla. Avete sempre fame? La colpa potrebbe essere di un gene, che è stato ribattezzato proprio con il nome di “gene della fame”. E’ in grado di rallentare il metabolismo e per colpa della sua azione ci si sentirebbe sempre affamati.
Obesità, gli scienziati hanno scoperto il gene in grado di provocarla. Avete sempre fame? La colpa potrebbe essere di un gene, che è stato ribattezzato proprio con il nome di “gene della fame“. È in grado di rallentare il metabolismo e per colpa della sua azione ci si sentirebbe sempre affamati.
Secondo le più recenti scoperte, i nostri geni sono in grado di influenzare il modo in cui il nostro organismo brucia le calorie che introduciamo mangiando. Il gene ha il nome scientifico di KSR2 ed è stato individuato dai ricercatori dell’Università di Cambridge. A parere degli esperti, il gene sarebbe in grado di incrementare l’appetito e talvolta di causare l’obesità.
Secondo il professor Farooqi, che ha coordinato lo studio, un gene può influenzare il tasso metabolico dei pazienti. Fino a questo momento, i geni identificati dagli scienziati influenzavano il controllo del peso corporeo e risultavano in grado di agire sull’appetito. Il nuovo gene KSR2 sarebbe però diverso dagli altri, poiché avrebbe anche un ruolo nella regolazione dell’uso dell’energia da parte del nostro corpo.
Gli esperti credono che in futuro sarà possibile agire sul gene ritenuto colpevole dell’obesità, per modularne l’azione. Sarebbe possibile dare vita ad una strategia terapeutica utile per arginare sia l’aumento di peso che il diabete di tipo 2.
I ricercatori inglesi hanno condotto i propri studi su di un gruppo composto da oltre 2000 persone. Hanno così scoperto che coloro che erano portatori di una mutazione del gene KSR2 risultavano più affamati e bruciavano un numero inferiore di calorie rispetto a coloro che presentavano lo stesso gene nella variante normale.
Alcune persone, a causa del gene mutato, continuano ad ingrassare, nonostante la dieta e l’attività fisica. Ciò sarebbe dovuto in parte a fattori genetici. In futuro la cura potrebbe essere individuata grazie al ricorso alla metformina, un principio attivo utilizzato per contrastare il diabete. Ora non resta che comprendere le cause scatenanti della mutazione genetica. I ricercatori hanno descritto i risultati delle proprie ricerche tra le pagine della rivista Cell.
Marta Albè
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