L'Università di Oxford ha messo a punto un programma alimentare per sensibilizzare le persone a consumare meno carne
L’Università di Oxford ha messo a punto un programma alimentare per sensibilizzare le persone a consumare meno carne, aumentando la consapevolezza delle proprie abitudini alimentari e dei rischi connessi al consumo di questo alimento.
The Optimise Meat Tracker è un programma alimentare online creato dall’Università di Oxford per aiutare le persone che vogliono ridurre il consumo settimanale di carne ma non sanno da dove partire. Ricordiamo che mangiare meno carne (o non mangiarne proprio!) fa bene tanto alla nostra salute, quanto a quella del pianeta: per esempio, gli allevamenti intensivi di bovini, da cui provengono gli hamburger che consumiamo abitualmente, sono la prima causa di deforestazione al mondo.
(Leggi anche: Deforestazione: così le tue abitudini di consumo stanno causando la perdita di 4 alberi all’anno)
A causa della sempre maggiore consapevolezza dei benefici del mangiare meno carne sulla salute e sull’ambiente, molte persone stanno iniziando a consumare meno spesso questo alimento. Molte altre, invece, vorrebbero farlo, ma non sono ancora riusciti a trovare il metodo giusto ed efficace per loro, perché si tratterebbe di cambiare abitudini troppo radicate. E qui che interviene il programma dell’università, che non è un invito ad abolire del tutto la carne dalla propria alimentazione, quanto piuttosto a limitarne il consumo – anche solo mangiare meno carne può fare la differenza.
OPTIMISE è un programma alimentare pensato per adulti residenti nel Regno Unito che vogliono mangiare meno carne: dura nove settimane e lo scopo è soprattutto quello di aiutare le persone ad auto-monitorare il proprio consumo di carne, apprendendo al contempo l’impatto di questo consumo sull’ambiente e sulla propria salute.
Durante la prima settimana, i partecipanti continuano a mangiare come sono abituati a fare ma compilano ogni giorno un ‘questionario’ sul quantitativo di carne consumato nelle ore precedenti. Questo permette di prendere coscienza della quantità e del tipo di carne consumata per vedere come e dove intervenire. Alla fine della prima settimana, i partecipanti ricevono un feedback sulle proprie abitudini alimentari in fatto di carne.
Nelle quattro settimane successive si continua con il diario alimentare quotidiano ma i partecipanti sono invitati a pianificare un’azione quotidiana per ridurre il consumo di carne, prendendo poi nota dei risultati raggiunti alla fine di ogni settimana. Gli esperti dell’università forniranno di volta in volta dei feedback sui cambiamenti introdotti, spiegando come questi possono impattare sulla salute e sull’ambiente. Queste azioni creano ciò che gli psicologi chiamano processo di autoregolazione: i partecipanti prendono consapevolezza delle loro abitudini oggi per fare cambiamenti in futuro.
Le ultime quattro settimane del programma sono definite ‘di mantenimento’. Ai partecipanti viene chiesto di continuare con le nuove abitudini virtuose, ma di non annotare i propri risultati né di condividerli. Solo durante la nona settimana ci sarà un ultimo questionario relativo al consumo di carne quotidiano, che farà emergere i risultati raggiunti durante il programma.
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Fonte: LEAP
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