Frutta secca: le noci sono preziose per la salute del cuore

Sappiamo bene quanto la frutta secca possa essere salutare. Le noci rappresentano ad esempio una buona fonte di acidi grassi essenziali, mentre le mandorle sono ricche di calcio. In generale, la frutta secca a guscio è ricca di sali minerali, contiene proteine e oli benefici. Le sue proprietà positive per la nostra salute sono state di recente oggetto di attenzione da parte della scienza.

Sappiamo bene quanto la frutta secca possa essere salutare. Le noci rappresentano ad esempio una buona fonte di acidi grassi essenziali, mentre le mandorle sono ricche di calcio. In generale, la frutta secca a guscio è ricca di sali minerali, contiene proteine e oli benefici. Le sue proprietà positive per la nostra salute sono state di recente oggetto di attenzione da parte della scienza.

In particolare, ad offrire benefici al nostro cuore ed al nostro apparato cardiocircolatorio sarebbero le noci. Esse sono state al centro di tre studi scientifici riguardanti la frutta a guscio, che le hanno viste protagoniste insieme ad altra frutta secca, come le nocciole, i pinoli, i pistacchi, gli anacardi, le noci brasiliane, le noci macadamia e le mandorle.

Dal raffronto con le varie tipologie di frutta secca, le classiche noci che noi tutti conosciamo sono risultate le migliori alleate per la salute del cuore e della circolazione. I risultati degli studi condotti da parte degli esperti sono stati presentati di recente a Boston, in occasione dell’Experimental Biology Meeting, svoltosi dal 20 al 24 aprile 2013.

Gli esperti, attraverso gli studi condotti hanno potuto porre in luce un importante legame tra il consumo di noci e di altra frutta secca con un peso corporeo inferiore, una dieta di qualità maggiore, una minore prevalenza della sindrome metabolica e, soprattutto, una vera e propria riduzione dei fattori di rischio cardiovascolare.

Il primo studio si è occupato di esaminare gli effetti della frutta secca a guscio sulla sindrome metabolica. Esso è stato condotto da parte dei ricercatori della Loma Linda University, i quali si sono occupati di valutare il consumo di frutta secca in poco più di 800 persone adulte. Dai risultati dello studio è emerso come il consumo di frutta secca pari ad una dose di 28 grammi della stessa per settimana sia associabile ad un rischio inferiore del 7% di sindrome metabolica e dei disturbi ad essa correlati.

Una seconda ricerca, ancora più ampia, condotta a partire dai dati relativi ad un gruppo formato da oltre 14 mila adulti, dal 2005 al 2010, ha portato i ricercatori a dedurre come il consumo di frutta secca, noci comprese, portasse gli individui a presentare livelli più bassi per quanto riguarda la pressione sanguigna sistolica, accanto ad un peso corporeo minore e a maggiori livelli di colesterolo “buono”, un insieme di fattori capace di garantire una salute migliore, con particolare riferimento a cuore e circolazione.

È il terzo studio riguardante la frutta secca ad essersi occupato primariamente dei suoi effetti sulla salute del cuore e del nostro apparato cardiocircolatorio basandosi su marker per valutare il rischio di malattie cardiovascolari. Un gruppo di ricercatori canadesi, appartenenti all’Università di Toronto e all’Ospedale di St. Michael, costituiscono gli autori di un ampio studio sul diabete, nel corso del quale è emerso come l’introduzione di nell’alimentazione di soli 2 grammi di frutta secca al giorno possa risultare in grado di rendere migliore il controllo dei livelli dei lipidi e della glicemia in individui affetti da diabete di tipo 2.

In particolare, per concludere, il consumo di noci è stato posto in correlazione ad un abbassamento del colesterolo totale e del colesterolo LDL, considerati fattori in grado di minacciare la salute del cuore, oltre che ad una riduzione del rischio di patologie coronariche, secondo quanto reso noto da Cyril Kendall, esperta dell’Università di Toronto.

Marta Albè

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