A Padova è stato messo a punto un nuovo metodo molecolare per l'identificazione dettagliata del ceppo batterico che rende le mozzarelle blu!
Certamente tutti voi ricorderete i casi di mozzarelle blu, comparse negli anni scorsi in diverse parti d’Europa, Italia compresa. Che il fenomeno fosse dovuto alla contaminazione del batterio Pseudomonas fluorescens è già risaputo, ora però alcuni ricercatori del dipartimento di biomedicina comparata e alimentazione (Bca) dell’università di Padova grazie alla messa a punto di un nuovo metodo molecolare sono riusciti ad identificare il ceppo batterico più nello specifico (ne esistono diversi della stessa specie).
L’importanza di questa scoperta l’ha spiegata la ricercatrice Barbara Cardazzo: “I risultati di questo studio danno un significativo contributo alla comprensione delle reali cause del fenomeno delle ‘mozzarella blu’e allo stesso tempo forniscono agli operatori del settore e all’autorità competente uno strumento rapido e affidabile per la tracciabilità e l’identificazione dei ceppi batterici causa della colorazione blu con ricadute altrettanto importanti per comprendere la loro provenienza e stabilire adeguate misure di controllo”.
Allo scopo di diffondere il nuovo metodo a tutti i laboratori di analisi interessati, i ricercatori hanno creato un database on-line dove è possibile trovare tutte le informazioni e dove verranno depositati mano mano nuovi dati che riguardano i ceppi batterici.
La ricerca sarà pubblicata a breve sulla rivista scientifica Food Microbiology nel frattempo l’eurodeputato Andrea Zanoni ha sottoposto lo studio all’attenzione di Bruxelles con lo scopo preciso di incentivare la sicurezza alimentare dei prodotti europei.
“Ho ritenuto opportuno informare i servizi di protezione alimentare della Commissione europea di questo importante studio anche per sapere come l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) sta affrontando il fenomeno nel resto d’Europa. Inoltre mi sembra importante fare chiarezza sugli effetti e sull’utilizzo in Europa dell’antiparassitario che, secondo lo studio, sarebbe correlato al ceppo batterico responsabile della colorazione” ha dichiarato Zanoni.
È si perché responsabile della contaminazione delle mozzarelle sarebbe proprio un antiparassitario che viene utilizzato in agricoltura (soprattutto negli Usa e in Canada). A questo riguardo l’eurodeputato ha dichiarato: “La Commissione europea può chiarire se e dove venga usato l’antiparassitario in questione nel territorio dell’Unione europea e, in caso affermativo, può chiarire inoltre se e quali iniziative intende intraprendere in merito all’uso del medesimo”.
Francesca Biagioli
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