Ci risiamo: è di nuovo allarme mozzarelle blu. Questa volta a Frosinone, uno dei luoghi più famosi proprio per la produzione di latticini, dove questa mattina gli agenti della Questura locale hanno sequestrato un’intera partita di mozzarelle in un supermercato della città.
Ci risiamo: è di nuovo allarme mozzarelle blu. Questa volta a Frosinone, uno dei luoghi più famosi proprio per la produzione di latticini, dove questa mattina gli agenti della Questura locale hanno sequestrato un’intera partita di mozzarelle in un supermercato della città.
I sequestri sono scattati in seguito alla richiesta di un insegnante della zona, che qualche giorno fa aveva acquistato in una nota catena di supermercati delle confezioni di latticini, perfettamente conservati in frigorifero, e diventati improvvisamente blu all’apertura del sacchetto.
Intanto, i tecnici dell’Azienda sanitaria locale di Frosinone stanno analizzando i primi campioni sequestrati per capire a cosa sia dovuta questa colorazione anomala e inquietante.
“Stiamo controllando altri supermercati della provincia – ha detto il questore Giuseppe De Matteis cercando di tranquillizzare la popolazione – e stiamo sequestrando le mozzarelle che appartengono alla marca sospetta. Al momento non siamo in grado di dire quale sia la causa di questo colore blu che si presenta all’apertura del sacchetto”.
Si tratta del primo sequestro avvenuto a Frosinone, patria delle mozzarelle prodotte e distribuite nel Lazio, e proprio nelle ultime ore gli agenti della Polizia di Stato hanno avviato delle indagini per fare chiarezza sull’accaduto.
Innanzi tutto bisognerà capire l’esatta provenienza del latte delle mozzarella tolte dal mercato e verificare gli impianti di produzione.
Secondo alcune indiscrezioni, si tratterebbe di un nota industria casearia situata fuori dal distretto di Frosinone, ma comunque residente in Italia. Ciò vuol dire che – a differenza degli altri casi di mozzarelle blu registrate negli scorsi anni – i latticini alterati, sequestrati nel frusinate, sarebbero tutti “made in Italy”. Salvo importazioni del latte naturalmente.
E proprio sulla provenienza del latte tuona la Coldiretti che torna a chiedere l’etichettatura obbligatoria: “con la metà delle mozzarelle vendute in Italia che sono ottenute con latte o addirittura con cagliate industriali provenienti dall’estero bisogna fare immediatamente chiarezza per non danneggiare gli allevatori italiani impegnati nel garantire qualità e sicurezza – afferma la Coldiretti nel chiedere che venga immediatamente applicata la legge nazionale che obbliga a indicare in etichetta l’origine della materia prima utilizzata negli alimenti – Nella confezione delle mozzarelle non è infatti obbligatorio indicare la provenienza del latte impiegato ed è facile che venga spacciato come nazionale quello importato.
Anche perché la mozzarella oltre ad essere il formaggio più acquistato in Italia è anche quello più “taroccato” a livello nazionale e all’estero.
A questo punto, un’altra domanda che tutti si pongono è: perché non viene reso noto il nome dell’azienda produttrice e del supermercato in cui la partita è stata sequestrata? A richiederlo ufficialmente è l‘associazione Earth: “La colorazione blu nei formaggi è dovuta alla presenza di un batterio: lo pseudomonas fluorescens – ha dichiarato spiega Valentina Coppola presidente di Earth – con rischio di infezione per le persone debilitate o immuno-depresse. Earth chiede quindi che sia reso pubblico il nome dell’ industria casearia coinvolta affinché i cittadini possano regolarsi con consapevolezza. Il marchio della mozzarella contaminata – ha concluso Coppola – non è apparso nemmeno sugli avvisi di sicurezza del Ministero della Salute, questo segna quanto ci si preoccupi della salute pubblica e della sicurezza alimentare degli italiani”.
Ma come mai tutti questi casi di mozzarelle blu? E soprattutto cos’è che le fa diventare blu?
All’origine di questo strano fenomeno ci sono dei ceppi di un batterio, che finiscono nel formaggio durante le ultime fasi della lavorazione. Si tratta degli “Pseudomonas”, capaci di produrre alterazione cromatiche grazie all’ossigeno, che vanno dal rosa pallido al blu, passando per il rosso e il verde. È per questo che la mozzarella cambia colore solo all’apertura della confezione.
Questo batterio, stando a quanto affermato anche da Patrizia Laurenti, professoressa di Igiene all’Università cattolica di Roma all’Ansa non sarebbe patogeno e si sviluppa soprattutto in acqua ferma e ad una temperatura fredda. Di conseguenza anche stavolta dietro alle “mozzarelle dei puffi” ci sarebbe una contaminazione dell’acqua delle mozzarelle “a causa dello scarso ricambio”.
L’ingestione di mozzarelle blu, tuttavia, precisa la docente, ”potrebbe creare qualche fastidio, come forme di gastroenterite, essenzialmente in soggetti suscettibili come i bambini, gli anziani o le persone immunodepresse”.
Verdiana Amorosi