I mirtilli sono un toccasana per la salute del nostro cuore, grazie alle antocianine. Basta mangiarne 150 grammi al giorno.
Basta mangiare 150 grammi al giorno di mirtilli per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari fino al 15%. Il merito sarebbe del loro colore blu, dato dalle antocianine, un tipo di fitochimico con preziose proprietà antiossidanti che ha un ruolo fondamentale nel controllo della sindrome metabolica.
A sostenerlo è uno studio dell’University of East Anglia, in collaborazione con colleghi di Harvard, in cui si è analizzata la capacità dei mirtilli di avere un effetto positivo proprio sulla sindrome metabolica, quella condizione che colpisce un terzo degli adulti occidentalizzati e che comprende almeno tre dei seguenti fattori di rischio: ipertensione, glicemia elevata, eccesso di grasso corporeo intorno la vita, bassi livelli di “colesterolo buono” e alti livelli di trigliceridi.
Ebbene, secondo gli studiosi, i mirtilli e le altre bacche dovrebbero essere inclusi nelle diete per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari in particolare tra i gruppi a rischio. Quindi, non solo ottimi per regolare la pressione in menopausa, contro le infezioni, per superare le esperienze traumatiche e come anti-ipertensivi naturali, i mirtilli ci salvano anche il cuore.
Lo studio
Il team ha analizzato per 6 mesi gli effetti dell’introduzione di una piccola quantità di mirtilli nella dieta giornaliera di 138 persone in sovrappeso e obese, di età compresa tra 50 e 75 anni, con sindrome metabolica. Hanno poi chiesto loro di mangiare ogni giorno o 150 grammi o 75 grammi di mirtilli liofilizzati, mentre a un terzo gruppo è stata somministrata una dose placebo di soli coloranti artificiali e sapori.
Secondo i dati raccolti, mangiare 150 grammi di mirtilli al giorno riduce il rischio di malattie cardiovascolari del 12-15%. Benefici che non sono stati riscontrati per quanto riguardava la dose da 75 grammi e quella placebo.
“Abbiamo scoperto che mangiare una tazza di mirtilli al giorno portava miglioramenti sostenuti nella funzionalità vascolare e nella rigidità arteriosa, avendo un ruolo importante anche nella riduzione del rischio cardiovascolare tra il 12 e il 15%”, spiegano i ricercatori.
Un risultato che, tutto sommato, trova riscontro in studi precedenti che hanno indicato che le persone che mangiano regolarmente i mirtilli hanno un rischio ridotto di sviluppare condizioni che includono il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che i mirtilli sono ricchi di composti naturali chiamati antocianine, che sono i flavonoidi responsabili del colore rosso e blu dei frutti.
Ma blu e non solo! Ecco qui tutto l’arcobaleno di frutta e verdura che vi aiuterà a stare in salute.
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Germana Carillo