Miele di rododendro: nutrimento divino o “miele pazzo”?

Il miele di rododendro è un alimento ricco di benefici ma anche potenzialmente dannoso, tanto che l'Efsa alcuni anni fa ha valutato di toglierlo dal commercio. Attualmente è soggetto a restrizioni e i produttori devono garantire che non sia eccessivamente ricco in graianotossine, sostanze con effetti psicoattivi

Probabilmente non lo sai ma esiste un tipo di miele che può indurre effetti psicoattivi. Si tratta del miele di rododendro, spesso definito “miele pazzo” e di cui abbiamo già parlato, non solo in quanto a proprietà ma anche per i possibili rischi per la salute.

Se infatti da una parte può essere considerato un superalimento, dall’altra presenta alcune criticità. Non a caso, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) nel 2019 ha deciso di esaminare la questione, valutando addirittura se bloccarne la vendita.

Leggi anche: Il miele di rododendro è tossico? L’Ue sta valutando di vietarne la vendita

I benefici del miele di rododendro

Per prima cosa ricapitoliamo i benefici del miele di rododendro, un prodotto naturale, ricco di antiossidanti e di una serie di vitamine e minerali essenziali. Come altri tipi di miele, ha proprietà antibatteriche e antinfiammatorie. È rinomato per la sua capacità di potenziare il sistema immunitario e di agire come un dolcificante naturale.

Tuttavia, la particolarità di questo prodotto risiede nella presenza di graianotossine, sostanze che si trovano nelle piante di rododendro e che vengono trasferite nel miele dagli impollinatori.

Perché è chiamato “Miele Pazzo”

Il miele di rododendro è noto come ‘miele pazzo’ proprio a causa delle graianotossine. Queste sostanze, infatti, possono causare effetti psicoattivi, tra cui vertigini, pulsazioni lente e persistenti, e una percezione alterata della realtà. In dosi elevate, le grayanotossine possono provocare effetti avversi più gravi, come la paralisi e disturbi del ritmo cardiaco.

Esistono alcuni studi scientifici che esaminano gli effetti delle graianotossine presenti nel miele di rododendro. Una ricerca pubblicata nel 2012 su “Food and Chemical Toxicology” ha concluso che dosi sufficientemente elevate di graianotossine possono provocare sintomi neurologici, cardiovascolari e gastrointestinali.

Un altro studio, pubblicato nel 2007 sulla rivista “Clinical Toxicology“, ha esaminato i casi di intossicazione da graianotossina in Turchia, dove il miele di rododendro è consumato regolarmente. Gli autori hanno riportato che i sintomi includono vertigini, debolezza, sudorazione eccessiva, nausea e vomito, e in alcuni casi, disturbi del ritmo cardiaco.

Tuttavia, va notato che gli effetti delle graianotossine possono variare notevolmente a seconda della dose e della sensibilità individuale. Inoltre, la presenza di graianotossine può variare a seconda delle specifiche condizioni di crescita e raccolta del miele di rododendro.

Il dibattito dell’EFSA

Il dibattito dell’Efsa riguarda proprio la presenza di queste sostanze. L’autorità europea ha esaminato il miele di rododendro nel contesto della sicurezza alimentare e, considerando le potenziali conseguenze per la salute, ha proposto di vietarne la vendita, suscitando un dibattito vivace tra i consumatori, i produttori e gli enti di regolamentazione.

In realtà, ad oggi, la vendita di questa tipologia di miele non è ancora stata vietata, ma è soggetta comunque a restrizioni. Le autorità alimentari richiedono infatti che i produttori di miele di rododendro forniscano etichette chiare e dettagliate.

Per poterlo vendere, i produttori devono anche dimostrare che il loro miele contiene livelli sicuri di graianotossine, controllati attraverso rigide procedure e test.

Inoltre, la comunità scientifica sta conducendo ulteriori ricerche per capire meglio le proprietà delle graianotossine e i loro possibili effetti sulla salute umana. Staremo a vedere se vi saranno ulteriori sviluppi in termini di regolamentazione.

Nel frattempo, se scegliete di provare il miele di rododendro, fate attenzione alle indicazioni sull’etichetta e consultate un medico in caso di dubbi.

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