Micotossine: l’Europa stabilisce finalmente nuovi limiti per gli alcaloidi dell’ergot in grano e cereali

La Commissione Europea ha introdotto nuovi limiti per gli alcaloidi dell'ergot che possono contaminare diversi tipi di cereali e prodotti

La Commissione Europea sta per introdurre nuove regole riguardo ai livelli massimi consentiti di una micotossina che può contaminare diversi cereali e prodotti alimentari derivati. Si tratta degli alcaloidi dell’ergot, prodotti dal fungo Claviceps purpurea.

I limiti per questi alcaloidi riguardano in particolare orzo, frumento, farro, segale e avena e alimenti trasformati a base di cereali per lattanti e bambini.

In realtà, livelli inferiori di queste micotossine possono essere già raggiunti, nella maggior parte dei casi, semplicemente utilizzando buone pratiche agricole e alcune tecniche di cernita e pulitura. Sta di fatto però che, avere un limite europeo più basso, può garantire una sicurezza maggiore del consumatore, considerando che l’ingestione di alcaloidi dell’ergot può causare ergotismo nell’uomo e negli animali, un’intossicazione che provoca dolori addominali, vomito, sensazione di bruciore della pelle e insonnia.

Ma, tornando ai limiti, i livelli di queste micotossine (più o meno alti) dipendono molto dal tipo di cereale. È soprattutto la segale la specie più a rischio contaminazione da alcaloidi dell’ergot, di conseguenza è più difficile ottenere livelli bassi di micotossine in questo cereale.

Proprio considerando ciò, l’Ue ha fissato un livello massimo più elevato per i prodotti a base di segale e un limite inferiore per i prodotti della macinazione di altri cereali.

Un livello massimo più elevato di alcaloidi dell’ergot è previsto anche per il glutine di frumento. Il glutine di frumento, come sottoprodotto del processo di macinazione a umido, contiene livelli più elevati di alcaloidi dell’ergot, nonostante le buone pratiche agricole, in quanto questi si concentrano a causa del suo processo di produzione.

Le modifiche ai limiti di queste micotossine sono riportate nel seguente schema e, come si legge, saranno applicate gradualmente.

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Per consentire alla Commissione Ue di monitorare la progressione verso i livelli massimi più severi e di valutare possibili modifiche a causa di cambiamenti nelle pratiche agricole o nei fattori climatici e ambientali, gli Stati membri devono fornire dati e informazioni.

C’è tempo fino a gennaio 2023 per condividere i risultati delle indagini con la Commissione europea, così come i progressi nell’applicazione delle misure di prevenzione per evitare la contaminazione da alcaloidi dell’ergot nei prodotti di segale e negli altri cereali e prodotti derivati. 

I paesi devono inoltre comunicare regolarmente alla banca dati dell’EFSA i dati sulla presenza di alcaloidi dell’ergot in questi prodotti.

Recentemente, sempre riguardo alle micotossine dei cereali, c’è stata un’altra novità di cui vi abbiamo parlato. La Direzione generale della Commissione sulla salute e la sicurezza alimentare (Dg Sante) ha proposto un abbassamento dei limiti di DON e T2/HT2 per cereali e derivati, destinati sia all’alimentazione umana che a quella animale. (Leggi anche: Micotossine, finalmente l’Europa propone di abbassare i limiti in cereali e pasta).

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Fonte: Eur-Lex Europa

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