Meravigliose mandorle! Riducono la glicemia e aiutano a perdere peso regolando l’appetito, la nuova conferma

Una recente ricerca ha confermato come l’integrazione di mandorle aiuta a ridurre la risposta glicemica e la resistenza insulinica, favorendo la perdita di peso nei soggetti obesi oppure in sovrappeso

Se sei in sovrappeso o soffri di diabete, una manciatina di mandorle al giorno potrebbe essere la chiave per aumentare il senso di sazietà, regolare gli ormoni dell’appetito e ridurre gli sbalzi glicemici.

La regolazione dell’appetito e la gestione del peso sono attività complesse. Le persone mangiano non solo per fame, ma per una serie di altri motivi, ad esempio stress, noia, divertimento, e molto altro ancora, con conseguente sovrappeso e obesità.

Il tasso di persone in sovrappeso e obese rappresenta una preoccupazione crescente per la salute pubblica. Di conseguenza, modulare l’appetito grazie a migliori risposte ormonali rappresenta un approccio promettente per favorire la perdita di peso.

Ora un nuovo studio su adulti in sovrappeso e obesi ha confermato che il consumo di mandorle contribuisce a migliorare significativamente gli ormoni che regolano l’appetito.

Il nuovo studio australiano, pubblicato sulla rivista European Journal of Nutrition, ha cercato di capire meglio come il consumo di mandorle possa favorire una gestione del peso più efficace. La dottoressa Alison Coates e i suoi collaboratori hanno studiato come le mandorle influenzino l’appetito, compresi i relativi ormoni regolatori.

La Dr.ssa Coates, Professor of Human Nutrition and Director of the Alliance for Research in Exercise, Nutrition and Activity presso la University of South Australia ha dichiarato:

Cibi diversi hanno un impatto diverso sulle persone. Le calorie sono importanti, ma pensiamo che non si tratti solo di questo. La nostra comprensione delle mandorle si sta evolvendo man mano che i ricercatori della nutrizione applicano il metodo scientifico per studiare questi importanti nutrienti. In primo luogo, i consumatori che mangiano frutta secca, come le mandorle, hanno un rischio inferiore di obesità. Ma cosa c’è di così speciale nelle mandorle? È quello che volevamo capire. Abbiamo pensato che a livello ormonale quando le mandorle vengono aggiunte alla dieta dovesse verificarsi qualcosa di positivo per la salute.

Nella sua ricerca, la Dr.ssa Coates ha ipotizzato che le mandorle avrebbero avuto un effetto positivo sugli ormoni che regolano l’appetito, oltre a influire sulla percezione dell’appetito dei partecipanti.

Inoltre, i ricercatori volevano capire se uno spuntino a base di mandorle avrebbe contribuito a ridurre il consumo successivo di calorie, rispetto a uno spuntino standard a base di carboidrati.

Leggi anche: Mandorle migliori alleate dell’ intestino: così favoriscono la salute del tuo secondo cervello

Lo studio

mandorle

Lo studio ha coinvolto 140 partecipanti in sovrappeso o obesi (42 uomini, 98 donne), età 47,5 anni (+ 10,8 anni).

I partecipanti hanno mangiato mandorle naturali intere non salate con buccia (gruppo sperimentale) o una barretta di cereali alla frutta cotta al forno (gruppo di controllo).

Sono stati misurati i livelli di ormoni che regolano l’appetito e i livelli di appetito da loro stessi riportati per un periodo di 2 ore dal consumo. La porzione di mandorle consumata era di circa 30-50 grammi (a seconda della dieta calorica seguita dal partecipante).

Un sottogruppo di partecipanti è stato invitato a cenare servendosi liberamente a un buffet per un periodo di 30 minuti. Le valutazioni dell’appetito sono state misurate al termine dell’esperienza.

I ricercatori hanno valutato se il consumo di mandorle, rispetto allo spuntino a base di carboidrati, avrebbe potuto influenzare quanto le persone avrebbero mangiato al buffet.

Per farlo hanno misurato gli ormoni che regolano l’appetito, ossia grelina, polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente, peptide-1 glucagone-simile, leptina, polipeptide pancreatico, peptide YY, peptide C, glucagone e colecistochinina.

La risposta del peptide C è risultata del 47% inferiore nel gruppo che aveva mangiato mandorle, rispetto al gruppo che aveva consumato lo spuntino a base di carboidrati (p < 0,001). La riduzione dell’attività del peptide C indica una risposta insulinica inferiore con implicazioni positive sulla comparsa di diabete e malattie cardiovascolari.

Quindi, ne consegue che le mandorle riescono a ridurre la risposta al glucosio e, al tempo stesso, anche la resistenza all’insulina, se consumate con un pasto o con un alimento ad alto contenuto di carboidrati. Inoltre, le risposte del polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente, del glucagone e del polipeptide pancreatico sono risultate superiori nel gruppo che aveva mangiato mandorle rispetto al gruppo che aveva consumato lo spuntino a base di carboidrati.

Il glucagone favorisce la sazietà e anche la perdita di peso, mentre il polipeptide pancreatico riduce l’appetito e il consumo di cibo, ma al tempo stesso favorisce la permanenza del cibo nello stomaco.

Le risposte di colecistochinina, grelina, peptide-1 glucagone-simile, leptina e peptide YY non sono risultate significativamente diverse tra i due gruppi, consumo di mandorle o barretta. Lo stesso dicasi anche per le auto-valutazioni sull’appetito. Tuttavia, il gruppo sperimentale ha consumato circa 100 calorie in meno al buffet, anche se il risultato non risulta essere statisticamente significativo.

Anche se i risultati di questa ricerca sono incoraggianti, vanno considerati alcuni limiti; innanzitutto, la pandemia di Covid-19 ha comportato restrizioni sul numero di partecipanti al buffet. Inoltre, come precisato in precedenza, tutti i partecipanti erano in sovrappeso.

Di conseguenza, la ricerca futura potrebbe esaminare come individui normopeso rispondano agli spuntini a base di mandorle e precisare informazioni sulla possibile prevenzione del sovrappeso e dell’obesità. Infine, il team di ricerca raccomanda che gli studi futuri indaghino le implicazioni sulla regolazione dell’appetito a lungo termine.

In conclusione, lo studio sembra confermare come il consumo di mandorle abbia permesso di ottenere risposte ormonali soddisfacenti, corrispondenti ad un controllo superiore del rilascio di insulina e ad una migliore regolazione della glicemia.

I consumatori regolari di mandorle potrebbero anche avere maggiori probabilità di consumare meno calorie e gestire meglio il peso. Basti pensare che 28 g di mandorle contengono 4 g di fibre e 15 nutrienti essenziali, tra cui: 77 mg di magnesio (18,3% DV), 210 mg di potassio (4% DV) e 7,27 mg di vitamina E (50% DV), che li rendono un ottimo spuntino per gestire il peso.

Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube 

Fonte: SpringerLink

Ti potrebbe interessare:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram