Se trovare un capello nell'insalata o un moscerino nella zuppa vi avrebbe spinto a lasciare immediatamente il ristorante che avevate prescelto per la vostra cena, non senza aver prima fatto presente l'accaduto ai proprietari, come vi sareste comportati di fronte al ritrovamento di corpi estranei ben più disgustosi, nonché potenzialmente pericolosi, all'interno di un piatto pronto, di un sacchetto di patatine o nell'hamburger ordinato al fast food? Vi presentiamo i dieci casi più allarmanti di scarsa igiene ed attenzione nella preparazione dei pasti, rimasti, purtroppo, quasi sempre irrisolti.
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Se trovare un capello nell’insalata o un moscerino nella zuppa vi avrebbe spinto a lasciare immediatamente il ristorante che avevate prescelto per la vostra cena, non senza aver prima fatto presente l’accaduto ai proprietari, come vi sareste comportati di fronte al ritrovamento di corpi estranei ben più disgustosi, nonché potenzialmente pericolosi, all’interno di un piatto pronto, di un sacchetto di patatine o nell’hamburger ordinato al fast food?
Vi presentiamo i dieci casi più allarmanti di scarsa igiene ed attenzione nella preparazione dei pasti, rimasti, purtroppo, quasi sempre irrisolti.
1. Vermi vivi nelle alette di pollo
Si tratta del caso più recente ed è balzato agli onori della cronaca proprio negli ultimi giorni. Ad Hunan, in Cina, un bambino di nove anni ha trovato una sorpresa davvero disgustosa nella sua porzione di ali di pollo ordinata da McDonald’s. Il ragazzino ed i suoi genitori hanno visto uscire dal pranzo che egli stava per gustare delle piccole larve striscianti ed hanno immediatamente chiesto spiegazioni al personale, che si è rifiutato sia di rispondere che di porgere delle scuse. Le dovute indagini per chiarire l’accaduto sarebbero già in corso.
Un cerotto nelle patatine fritte
La più nota catena di fast food del mondo non è purtroppo nuova a strani e disgustosi ritrovamenti. Risale al 2004 il caso in cui una donna di nome Heather O’ Neil, residente nel Massachusetts trovò un cerotto insanguinato all’interno della propria porzione di patatine ordinata presso un fast food della catena nella città di Bourne. Pare che anche in quel caso i responsabili del ristorante si rifiutarono di fornire le dovute scuse e spiegazioni.
Un coltello nel sandwich
Protagonista è stavolta un’altra catena di fast food statunitense, denominata Subway e famosa per i suoi sandwich. Nel luglio del 2008 il designer ventiseienne John Agnesini avrebbe scoperto, dopo aver addentato il proprio sandwich, la presenza al suo interno di un coltello della lunghezza di 18 cm. Pare che il giovane non abbia mai ricevuto alcuna giustificazione plausibile per l’accaduto da parte dei responsabili di Subway.
Una testa di gallina nell’Happy Meal
Ecco un terzo caso da segnalare per quanto riguarda Mc Donald’s. Si tratta del ritrovamento avvenuto negli Stati Uniti nel 2008 da parte di una madre che aveva ordinato per le proprie figlie due menù Happy Meal. Tra le note crocchette di pollo, una di esse aveva però una forma inaspettata. Si trattava di una testa di gallina impanata e fritta proprio come se si trattasse di una comune crocchetta. Nessuno seppe spiegare come mai essa si trovasse all’interno di uno dei menù destinato ai più piccoli. Pare che i responsabili del fast food abbiano offerto alla donna due settimane di pasti gratis, ma che la stessa abbia immediatamente richiesto un rimborso di 100 mila dollari.
Lamette negli hamburger
La catena statunitense Cracker Barrell avrebbe periodicamente ritirato gli hamburger dai menù di 557 ristoranti in 41 stati dopo che una cliente di uno dei punti vendita di Myrtle Beach nel 2007 riportò delle ferite alla bocca subito dopo aver addentato l’hamburger che aveva ordinato. A causare l’accaduto sarebbe stata una lametta per rasoio o un oggetto tagliente di simile natura.
Oggetti metallici nei piatti pronti di Tesco
Nel luglio 2008 una donna inglese, madre di due gemelle, individuò la presenza di oggetti metallici in un piatto pronto a base di carne che aveva acquistato presso uno dei punti vendita della catena Tesco della sua città, Southwick. La donna aveva già servito le porzioni del pasto sia a se stessa che alle due figlie di ventidue mesi, quando si accorse della presenza di una parte metallica, simile ad un proiettile, nel boccone che stava per ingerire. Tesco ha porto le proprie scuse alla donna, etichettando l’incidente come un evento estremamente raro.
Un profilattico nella zuppa di pesce
Nel 2004 una donna californiana ebbe una brutta sorpresa dopo aver ordinato una zuppa di pesce presso uno dei ristoranti della catena McCormick & Schmick’s. La donna avrebbe si sarebbe accorta, dopo un paio di cucchiaiate, della presenza nella zuppa di uno strano oggetto dalla consistenza gommosa, che precedentemente aveva scambiato per un calamaro. Si trattava di un profilattico. I padroni del ristorante non sarebbero riusciti a fornire spiegazioni plausibili per motivare l’accaduto.
Chiodi nei maccheroni al formaggio
Ecco di nuovo protagonisti i piatti pronti della catena di negozi britannica Tesco. In una delle confezioni di pasta al formaggio “Macaoni Cheese”, una ragazza di 21 anni di nome Rebecca Shorten nel 2008 avrebbe trovato ben tre chiodi della lunghezza di 2,5 centimetri e ne avrebbe inavvertitamente ingerito uno. Tesco avrebbe provveduto immediatamente al ritiro del prodotto dai propri negozi.
Un topo nel sacchetto delle patatine
Un uomo di sessantasei anni nel 2007 avrebbe trovato una sgradita sorpresa nella confezione delle patatine gusto barbecue a marchio Frito Lay che aveva acquistato per concedersi uno snack. Dal sacchetto sarebbe infatti emerso nella maniera più inaspettata un topo, il cui tragitto compiuto per raggiungere la confezione non è mai stato chiarito.
Sassolini nel pane all’uvetta
Quando Michael Snyder si recò nel punto vendita “When Pigs Fly” di Somerville, nel Masachussetts, per acquistare una porzione di pane alla cannella e uvetta, non si sarebbe mai aspettato che esso fosse stato preparato con l’aggiunta di uno sgradevole ingrediente: dei sassolini. Èstato ritenuto probabile che essi si siano in qualche modo potuti mescolare all’uvetta impiegata per la preparazione del pane durante il processo della sua essiccazione.
Marta Albè