Latte crudo, negli Stati Uniti i casi di infezione sono in aumento di pari passo con la crescita delle vendite. Secondo uno studio pubblicato a dicembre dal CDC (Centers for Disease Control and Prevention) le infezioni batteriche causate dall’assunzione di latte crudo si stanno diffondendo insieme all’incremento del numero di Stati che approvano la vendita di latte crudo.
Latte crudo, negli Stati Uniti i casi di infezione sono in aumento di pari passo con la crescita delle vendite. Secondo uno studio pubblicato a dicembre dal CDC (Centers for Disease Control and Prevention) le infezioni batteriche causate dall’assunzione di latte crudo si stanno diffondendo insieme all’incremento del numero di Stati che approvano la vendita di latte crudo.
Secondo lo studio, il numero medio di infezioni batteriche dovute all’assunzione di latte crudo è oltre che quadruplicato. Questi dati però non hanno impedito agli allevatori locali di vendere il prodotto e a coloro che ne sostengono il consumo come alimento sano di continuare ad assumerlo.
Il latte crudo non viene sottoposto al processo di pastorizzazione, in cui la temperatura elevata uccide i microbi. Per questo motivo aumenta il rischio di entrare in contatto con batteri come E.coli e salmonella, secondo la Food and Drug Administration.
“C’è sicuramente un fattore di rischio maggiore con il latte non pastorizzato” – ha spiegato Lauren Bowen, neurologo presso l’UF Health Shands Hospital. “I batteri come l’E.coli rappresentano una questione importante. Se le tossine raggiungono il cervello, potrebbero provocare gravi problemi, ictus compreso”.
Uno studio precedente condotto dal CDC aveva rilevato una media di 3 focolai batterici all’anno tra il 1993 e il 2006. Ora il nuovo studio mostra che la media annuale è arrivata a 13. Dal 2007 al 2012 il consumo di latte crudo ha provocato quasi 1000 casi di malattia e 73 ricoveri a livello nazionale.
Secondo Bowen i prodotti non pastorizzati possono essere pericolosi; le persone con un sistema immunitario sano probabilmente hanno difese migliori rispetto a chi ha problemi in tal senso, ma nessuno è davvero al riparo dalle infezioni.
Il CDC ricorda che bere latte crudo può portare a diarrea, vomito insufficienza renale, paralisi e altre malattie, o addirittura alla morte. Nonostante gli avvertimenti e le richieste di etichettare il latte crudo strettamente per il consumo animale, i sostenitori di questo alimento, con particolare riferimento alla comunità Gainesville, negli Usa continuano ad esaltarne i benefici.
Maria Minno, biologa e sostenitrice del latte crudo, crede che questo alimento sia salutare e che contenga sali minerali e sostanze utili che vengono distrutte con la pastorizzazione. Inoltre il latte crudo a suo parere presenterebbe degli enzimi che aiutano la digestione. Minno vive a Gainesville dal 1984 e non avrebbe mai avuto problemi a reperire il latte crudo, sebbene la sua vendita per il consumo umano sia illegale in Florida.
La vendita di latte crudo destinato al consumo umano è legale in 30 Stati negli USA. Gli agricoltori locali, come Howard Kurtz, proprietario di Kurtz e Sons Dairy, etichettano il loro crudo come ‘cibo per animali’, in conformità con la legge della Florida. Ma i consumatori, una volta acquistato il latte crudo, sono liberi di utilizzarlo comunque per la propria alimentazione. A proprio rischio e pericolo, secondo il CDC.
Il CDC e la Food and Drug Administration continuano a scoraggiare il consumo di latte crudo da parte di coloro che lo bevono e che credono che i benefici siano superiori ai rischi. Del resto, anche riguardo ai reali benefici del latte pastorizzato reclamizzati dall’industria del settore ci sarebbe molto da discutere. Chi crede che il latte vaccino non sia benefico per la salute evita di consumarlo sia pastorizzato che come latte crudo. Voi da che parte state?
Marta Albè
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