Latte e carne: sceglieteli bio, se proprio dovete

Latte e carne bio presentano dei vantaggi nutrizionali? Una nuova meta-analisi condotta dalla Newcastle University ha evidenziato che la carne e il latte bio contengono una maggiore quantità di acidi grassi essenziali omega 3.

Latte e carne bio presentano dei vantaggi nutrizionali? Una nuova meta-analisi condotta dalla Newcastle University ha evidenziato che la carne e il latte bio contengono una maggiore quantità di acidi grassi essenziali omega 3.

I risultati dello studio sono stati da poco pubblicati sul British Journal of Clinical Nutrition. Il latte e la carne bio secondo i risultati dello studio contengono il 50% in più di acidi grassi omega 3 rispetto ala carne e al latte prodotti in maniera convenzionale.

Secondo gli esperti, se chi di solito consuma latte e carne convenzionali passasse alle alternative bio, si troverebbe ad accrescere l’apporto di acidi grassi essenziali assunti grazie all’alimentazione.

Uno studio condotto in precedenza dai ricercatori della Washington State University aveva già evidenziato il maggior contenuto di omega 3 del latte bio rispetto al latte convenzionale.

Secondo Carlo Leifert, professore della Newcastle University che ha condotto il nuovo studio, i consumatori spesso non sono al corrente dei vantaggi nutrizionali dei prodotti bio, ecco dunque il motivo per cui ha deciso di approfondire questo argomento con una ricerca.

La meta-analisi condotta presso la Newcastle University ha preso in considerazione per la revisione 196 studi dedicati al latte e 67 studi dedicati alla carne e ha riscontrato chiare differenze dal punto di vista nutrizionale tra i prodotti bio e non bio.

Secondo i ricercatori che hanno condotto lo studio, la dieta europea è povera di acidi grassi omega 3 e perciò l’Efsa raccomanda di raddoppiarne l’assunzione attraverso l’alimentazione.

A loro parere scegliere la carne e il latte bio in sostituzione della carne e del latte convenzionali dovrebbe fare la differenza nella nostra alimentazione per quanto riguarda l’incremento dell’assunzione di acidi grassi omega 3.

Lo studio nasce soprattutto per mantenere aperto il dibattito sulle differenze nutrizionali tra cibi bio e non bio, ma ciò che i ricercatori dimenticano di dire in questa occasione è che la carne e il latte non sono certo le uniche fonti di omega 3 a nostra disposizione.

Normalmente gli esperti indicano il pesce e i molluschi come le principali fonti di omega 3, evidenziando però le criticità relative all’accumulo di metalli pesanti in questi cibi. Esistono poi delle fonti vegetali di omega 3 molto importanti: l’olio di lino, i semi di lino e le noci.

Il fabbisogno giornaliero di omega 3 va da 1 a 4 grammi. In una porzione di noci da 30 grammi troviamo 2 grammi di omega 3, un quantitativo che l’Istituto Europeo di Oncologia considera adeguato per un’intera giornata.

Scopri qui le fonti di omega 3 e le differenze tra omega 3 e omega 6.

Marta Albè

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