Parodontite: il kiwi avrebbe effetti benefici (anche) nella prevenzione delle infiammazioni delle gengive.
Denti e kiwi. Cosa c’entrano questi gustosi frutti con la nostra dentatura? Pare che per prevenire la parodontite basti mangiare due kiwi al giorno.
Secondo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Pisa, recentemente premiati con il HM Goldman Prize 2017, assegnato dalla Società italiana di Parodontologia e Implantologia, infatti, il kiwi avrebbe effetti benefici (anche) nella prevenzione delle infiammazioni delle gengive.
A provocare la parodontite sono batteri che alterano la microflora del cavo orale e che possono trovarsi nella saliva e nelle tasche parodontali. Se non viene curata a dovere, questa infiammazione può anche portare alla caduta dei denti. Per prevenire patologie simili i consigli sono sempre gli stessi: lavare accuratamente i denti con lo spazzolino o con lo spazzolino elettrico, utilizzare il filo interdentale ed effettuare controlli periodici dal dentista.
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“In questa ricerca, sperimentata su due gruppi di pazienti, si è evidenziato il ruolo dell’assunzione giornaliera di due kiwi nella prevenzione della malattia parodontale – spiega il professor Graziani –. Questa abitudine ha infatti determinato una riduzione significativa del sanguinamento gengivale rispetto ai pazienti che non assumevano i kiwi continuando così le loro abitudini alimentari consuete. È un dato importante in quanto costituisce uno dei primi esempi di applicazioni nutraceutiche al campo dell’odontoiatria in generale e a quello della parodontologia in particolare”.
I ricercatori hanno evidenziato che l‘assunzione di kiwi ridurrebbe l’infiammazione e il distacco di gengive e denti e precisano che l’effetto benefico del kiwi è stato riscontrato nella fase di pretrattamento parodontale (ossia nella fase della pulizia delle radici sotto le gengive).
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Cosa aspettate, allora? Una scusa in più per fare il pieno di kiwi, ma tenete comunque presente che – dicono gli esperti – che “i trattamenti di decontaminazione sono comunque necessari per contrastare l’avanzamento della malattia”. Non dimenticate, quindi, visite periodiche dallo specialista!