Il Kernza® è un cereale molto simile al più comune e conosciuto grano ma, a differenza di quest'ultimo, si tratta di una coltura perenne che, secondo chi ne detiene il marchio, potrebbe aiutarci a contrastare l’avanzata del cambiamento climatico. Ma cosa c'è dietro la sua produzione? Perché il marchio è stato registrato e ha attirato gli interessi di multinazionali?
Indice
Anche se ancora molto poco conosciuto e utilizzato, il grano Kernza è una coltura perenne che, a differenza di quelle annuali, fa bene all’ambiente, poiché riduce enormemente l’impatto che l’agricoltura ha sulla terra.
Non a caso è un marchio commerciale registrato su cui hanno puntato gli occhi multinazionali come General Mills.
Ma può davvero salvare il Pianeta? Perché sta attirando gli interessi commerciali delle lobby del settore agroalimentare?
Scopriamo insieme l’origine del grano Kernza®, e quali sono le sue principali caratteristiche.
Cos’è il grano Kernza
Kernza® è un cereale intero raccolto da erba di grano.
Inizialmente, veniva coltivato negli Stati Uniti come cibo per il bestiame; poi nel 2008 iniziò a essere coltivato da un’organizzazione no profit chiamata Land Institute che la utilizzò e commercializzò come grano adatto al consumo umano, tanto che l’anno successivo (2009) lo registrò come marchio commerciale.
Fu così che nel 2017 questa tipologia di grano iniziò ad attirare l’attenzione della General Mills, e nella primavera del 2021 vi erano 3.500 acri di Kernza® in produzione.
Grando Kernza: origine
Negli anni ’80 i ricercatori del Rodale Institute con sede in Pennsylvania hanno identificato un’erba simile al grano ,chiamata erba di grano intermedia, come una coltura di cereali perenne che poteva essere coltivata come sostituto dei cereali annuali. L’obiettivo era ridurre al minimo l’impatto ambientale della produzione di grano.
Nel 2019, il Land Institute, con sede in Kansas, un’organizzazione di ricerca senza scopo di lucro focalizzata sull’agricoltura sostenibile, ha introdotto il Kernza®, una coltura di cereali sviluppata da questa erba di grano intermedia e con marchio registrato, in modo da garantire agli agricoltori di aver acquistato semi dal programma di allevamento ufficiale.
Sebbene i ricercatori stiano ancora lavorando per migliorarne la resa, gli agricoltori del Minnesota, del Kansas e del Montana oggi coltivano quasi 4.000 acri di Kernza®.
Perché fa bene all’ambiente?
Kernza®, a detta di chi ne detiene il marchio, è estremamente sostenibile. I ricercatori del Land Institute sostengono, inoltre, che può essere coltivato come coltura “multifunzionale” poiché è un cereale perenne e, a differenza del frumento che è annuale, non deve essere ripiantato ogni anno a discapito della terra.
I cereali perenni liberano gli agricoltori dalle costose spese operative della lavorazione, purtroppo ancora dannosa per il clima poiché rilascia carbonio nell’aria.
Inoltre, è noto che i grani perenni proteggono il suolo dall’erosione e generalmente migliorano la struttura del suolo grazie alle loro radici profonde: quelli del Kernza® possono essere lunghe più di 3 metri.
Queste lunghe radici riescono ad assorbire il carbonio dannoso (altrimenti noto come gas serra) dall’aria e lo intrappolano nel sottosuolo, aiutando a contrastare in modo diretto il cambiamento climatico.
I cereali perenni aumentano anche la ritenzione di nutrienti nell’ecosistema, le infiltrazioni d’acqua, aiutano con la diversità delle colture e garantiscono la sicurezza alimentare e idrica a lungo termine.
Grano Kernza: valori nutrizionali
Il grano Kernza® è ricco di proteine e antiossidanti e ha otto volte la quantità di fibre insolubili del grano, il che lo rende un’opzione estremamente salutare.
Per la precisione, contiene 18 grammi di fibre e 19,2 grammi di proteine ogni 100 grammi, mentre il grano ha 10,8 grammi di fibre e 9,2 grammi di proteine ogni 100 grammi. Nonostante non sia un alimento senza glutine, ne contiene meno rispetto al frumento.
Ha un sapore dolce e nocciolato, e può essere usato come cereale intero oppure macinato e ridotto in farina.
In virtù di tutto questo, qualcuno associa la storia dietro del grano Kernza® a quella del Kamut®, che qualche anno fa report definì il “grano che non esiste”…
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Fonte: Kernza.org
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