Kellogg's non la spunta contro il Governo britannico in tribunale. Ha perso la causa e dovrà quindi adeguarsi quando entrerà in vigore la nuova legge in UK che limita fortemente la pubblicità e il posizionamento strategico di cibi ad alto contenuto di zucchero nei supermercati
Forse ricorderete che nell’aprile scorso la Kellogg’s, non contenta della nuova legge che a breve entrerà in vigore nel Regno Unito (penalizzando i prodotti che contengono troppi zuccheri, sale o grassi saturi), aveva deciso di trascinare in tribunale il Governo.
Come vi avevamo spiegato in quell’occasione, la difesa della Kellogg’s in merito al provvedimento era alquanto “curiosa” e furba. La multinazionale sosteneva infatti che le nuove regole erano ingiuste in quanto non consideravano che la maggior parte delle persone (92%) mangiano cereali accompagnati da latte o yogurt, e questo cambierebbe il profilo nutrizionale dei suoi prodotti.
Ora a questa vicenda è stato messo un punto. A luglio, il tribunale ha respinto la richiesta, ritenendo che l’aggiunta di latte non influirebbe sul fatto che i loro cereali siano effettivamente troppo ricchi di zuccheri, sale, grassi e coloranti. Ha anche respinto l’affermazione della società secondo cui il Governo non ha consultato adeguatamente il Parlamento prima di emanare la legge.
Chris Silcock, amministratore delegato di Kellogg’s UK, ha affermato che la società è rimasta delusa dal verdetto ma – stranamente – la Kellogg’s ha già dichiarato che non farà ricorso. Accetta dunque di fatto una sentenza che la penalizza e per cui si prevedono grosse perdite nei prossimi mesi.
La multinazionale ha infatti stimato che le vendite caleranno di 2500 tonnellate ogni anno, il che in termini di cifre corrisponde a circa 5 milioni di sterline di profitti in meno.
L’entrata in vigore della legge, prevista per il prossimo ottobre, è parte del piano del Governo per affrontare il problema dell’obesità infantile, che prevede forti limitazioni nella promozione di alimenti “ad alto contenuto di grassi, sale e zucchero” (HFSS) nei supermercati.
In pratica i cereali Kellogg’s, così come tanti altri alimenti considerati poco sani, non potranno più trovarsi in bella vista e nei punti più strategici dei supermercati, così da disincentivarne la vendita.
Contemporaneamente alla legge dovrebbe diventare operativo anche il divieto di pubblicizzare junk food online e prima delle 21 in TV.
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Ma l’attuazione di tutto questo, in realtà, potrebbe slittare. Boris Johnson avrebbe infatti deciso di ritardare l’attuazione delle politiche di almeno un anno (e potrebbe addirittura eliminarle del tutto), come mossa per alleviare l’aumento dell’inflazione e il caro vita.
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Fonte: The Guardian
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