Per lungo tempo la scienza si è interrogata riguardo al legame tra sonno e alimentazione. Il cibo influenza il nostro riposo notturno? Secondo una recente ricerca, coloro che seguono un’alimentazione varia tendono a riposare meglio ed a dormire più a lungo. Il legame tra cibo e sonno, a parere degli esperti, sarebbe dunque confermato.
Per lungo tempo la scienza si è interrogata riguardo al legame tra sonno e alimentazione. Il cibo influenza il nostro riposo notturno? Secondo una recente ricerca, coloro che seguono un’alimentazione varia tendono a riposare meglio ed a dormire più a lungo. Il legame tra cibo e sonno, a parere degli esperti, sarebbe dunque confermato.
Già in precedenza era stato considerato l’effetto di alcuni singoli alimenti sul riposo notturno. In proposito, chi soffre di insonnia dovrebbe evitare di consumare alcuni cibi, tra i quali si trovano alcolici, cioccolato, carboidrati raffinati, pancetta affumicata e glutammato monosodico, solitamente contenuto nei dadi da cucina di produzione industriale.
Ora gli esperti della a Perelman School of Medicine si sono occupati di studiare la correlazione esistente tra gli stili di vita, le abitudini alimentari e la loro influenza sulla durata del sonno notturno. I ricercatori hanno potuto constatare come nel caso di coloro che erano soliti riuscire a dormire per 7 o 8 ore a notte, poteva essere evidenziata una corrispondenza con le abitudini alimentari e gli stili di vita più sani.
Attraverso le risposte fornite nel corso della compilazione di alcuni questionari, i soggetti con il sonno più regolare hanno evidenziato elementi che hanno permesso di valutare il loro stile di vita come in grado di favorire sia un maggior benessere generale che un sonno migliore, grazie ad una dieta equilibrata dal punto di vista dell’apporto di carboidrati, proteine, fibre e minerali.
Chi riusciva a dormire 7 o 8 ore per notte era anche attento ad evitare le bevande alcoliche e ad idratarsi durante il giorno bevendo della semplice acqua. La categoria opposta vedeva invece la presenza di soggetti che non riuscivano a dormire più di 4 o 5 ore a notte e che nel contempo si trovavano a seguire una dieta poco equilibrata, povera di carboidrati, acqua e licopene, oltre che di vitamina C.
Una dieta bilanciata aiuterebbe dunque a favorire un sonno che possa durare tutta la notte e risultare ristoratore. Tra gli alimenti contro l’insonnia da preferire possono essere indicati: pomodori, barbabietole, carote, spinaci, riso, semi di zucca e semi di sesamo.
Marta Albè
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