Il 10 ottobre circa 200 centri di dietologia in tutta Italia saranno aperti al pubblico per fornire tutte le informazioni necessarie ad adulti e bambini, fornire consulenze gratuite e distribuire depliant per sensibilizzare sul tema dell’alimentazione ma anche sull’importanza dell’attività fisica.
Il 10 ottobre, ormai da 14 anni, si svolge l’Obesity day, giornata che si propone di puntare il dito sui rischi legati al sovrappeso informando la popolazione su come scongiurare l’eventualità di arrivare a soffrire di questa patologia, sempre più diffusa nei paesi occidentali.
“Facciamo insieme il primo passo” è il titolo di questa edizione della Giornata dell’Obesità che intende proprio far capire quanto è importante assumersi la responsabilità della propria salute, scegliere con consapevolezza gli alimenti che si assumono e imparare quali sono gli stili di vita più sani ed equilibrati. Il tutto facendosi aiutare, quando necessario, da un esperto di alimentazione.
A questo scopo, nel corso della giornata circa 200 centri di dietologia in tutta Italia saranno aperti al pubblico (l’elenco è disponibile sul sito dell’iniziativa) per dare tutte le informazioni necessarie ad adulti e bambini, fornire consulenze gratuite e distribuire depliant per sensibilizzare sul tema dell’alimentazione ma anche sull’importanza dell’attività fisica. Molti dei problemi di sovrappeso e obesità sono da imputare infatti alla sedentarietà dovuta alle troppe ore che si trascorrono davanti a pc e televisione.
Dalle ultime statistiche sembra che in Italia le persone obese o in sovrappeso siano ormai quasi la metà tra gli adulti ma a destare molta preoccupazione è in particolare la situazione dei bambini in quanto l’obesità in età infantile può arrivare a cronicizzarsi e comporta il rischio di sviluppare diverse patologie in età adulta tra cui diabete e ipertensione.
Per valutare la situazione dei bambini, il ministero della Salute ha effettuato un sondaggio parte del progetto Okkio alla Salute, dove è emerso che il 22,2% dei piccoli coinvolti era in sovrappeso e oltre il 10% erano obesi. Le regioni del centro e del sud sono, a detta delle statistiche, le più colpite dal fenomeno.
Dati preoccupanti considerando che l’Organizzazione Mondiale della Sanità considera sovrappeso e obesità problematiche molto rischiose: “ogni quindici chili di peso in eccesso, si rischia di perdere tra gli otto e i dieci anni di vita, con un rischio di morte più elevato del 30%”.
Non ci stancheremo mai di ripetere i consigli che gli esperti ormai suggeriscono da tempo: mangiare sano e fare attività fisica sono le chiavi per mantenersi in salute!
Francesca Biagioli
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