Frumento, glutine e intolleranze: mangiamo troppa farina di grano

La farina di grano, o farina di frumento, è presente in molti prodotti alimentari. Almeno il 60% dei prodotti alimentari in vendita nei supermercati contiene farina di grano nella propria composizione.

La farina di grano, o farina di frumento, è presente in molti prodotti alimentari. Almeno il 60% dei prodotti alimentari in vendita nei supermercati contiene farina di grano nella propria composizione.

La farina di frumento e il grano in generale rappresentano alimenti salutari? Non tutti sono d’accordo. Ad esempio secondo il dottor Patrick Rocha, esperto nel trattamento del diabete e presidente dell’Istituto nazionale brasiliano per lo studio dell’obesità e delle malattie croniche, il consumo odierno di grano è eccessivo e questo cereale non ha più la stessa composizione che presentava al tempo dei nostri nonni.

A parere dell’esperto, il grano prodotto su larga scala non è salutare e il glutine che contiene costituisce una sostanza altamente infiammatoria. Il problema è che oggi il grano conterrebbe molto più glutine rispetto al passato e sarebbe in grado di creare una vera e propria dipendenza nel nostro organismo, come nel caso dello zucchero raffinato, di alcuni farmaci e addirittura delle droghe.

Secondo Patrick, l’attuale composizione del grano è dannosa per la salute perché questo alimento risulta troppo ricco di glutine e di sostanze zuccherine. A suo parere, poche persone lo sanno, compresi medici e nutrizionisti.

L’esperto ha spiegato che malattie come il diabete sono associate proprio al consumo di prodotti a base di grano e di farina di grano. Anche altri cereali contengono glutine, ma il grano rappresenta la tipologia più diffusa e più consumata nel mondo.

Patrick sostiene che una riduzione del consumo di grano ha molti vantaggi, soprattutto per chi soffre di diabete, perché in questo modo si riduce in modo significativo il livello di zuccheri nel sangue.

L’esperto suggerisce di provare a sostituire la farina di grano con altre farine, ad esempio con la farina di riso, di mandorle o di cocco, che sono comunque adatte per la preparazione dei dolci e che non contengono glutine. A suo parere, anche la farina di grano integrale può risultare problematica, in particolare per chi soffre di diabete, poiché contiene comunque glutine e dato che contribuisce ad innalzare gli zuccheri nel sangue.

A nostro parere, è possibile provare a ridurre il consumo di grano e di farina di grano nella nostra alimentazione, soprattutto con l’obiettivo di renderla più varia, dando spazio ad altre tipologie di cereali e di farine, con particolare riferimento a riso, mais, miglio e grano saraceno. Anche la quinoa e l’amaranto, in chicchi o in farina, sono senza glutine e possono risultare utili da questo punto di vista.

Marta Albè

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