Farmaci illegali per aumentare la produzione di latte vaccino negli allevamenti. In 31 allevamenti di 9 province d’Italia sono scattati i sequestri dei Nas per un totale di 80 mila litri di latte, per un valore di 30 milioni di euro. La somministrazione di farmaci illegali avrebbe coinvolto 20 mila mucche da latte.
Farmaci illegali per aumentare la produzione di latte vaccino negli allevamenti. In 31 allevamenti di 9 province d’Italia sono scattati i sequestri dei Nas per un totale di 80 mila litri di latte, per un valore di 30 milioni di euro. La somministrazione di farmaci illegali riguarderebbe circa 20 mila mucche da latte.
Per aumentare la produzione di latte ai bovini veniva somministrata somatropina. I carabinieri dei Nas di Cremona hanno scoperto un traffico illecito di farmaci destinati ai bovini che servivano per far aumentare la produzione di latte fino al 20%. Sono state denunciate 26 persone ed è stato richiesto il fermo per un medico veterinario.
Sono scattate le indagini per altre 7 persone sospettate di associazione a delinquere finalizzata al commercio e alla somministrazione di medicinali veterinari di provenienza illecita. I provvedimenti emessi da Ambrogio Cassani, PM di Brescia, hanno coinvolto le province di Bergamo, Mantova, Cremona, Verona, Brescia, Parma, Piacenza, Rovigo e Ragusa.
Sono state effettuate in totale 48 perquisizioni, di cui 31 hanno riguardato allevamenti intensivi. Sono stati in seguito sequestrati 16 allevamenti, 55 chilogrammi di farmaci e 4079 capi di bestiame. Sono centinaia le confezioni di medicinali veterinari ritenute irregolari. La autorità hanno individuato registri di carico e scarico di farmaci veterinari compilati in modo irregolare. Gli 80 mila litri di latte in questione sono stati sottoposti a vincolo sanitario.
L’operazione ha richiesto l’azione di oltre 200 carabinieri dei Nas in tutta Italia. I farmaci veterinari irregolari erano privi di registrazione e di autorizzazione all’immissione in commercio. Si tratta di circa 2 quintali di specialità medicinali comunitarie ed extracomunitarie, tra cui 500 confezioni di farmaci di provenienza extra UE e 20 chilogrammi di farmaci in polvere anonimi, probabilmente antibiotici.
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Dopo il caso dell’abuso di antibiotici negli allevamenti di polli italiani, nuove irregolarità si profilano all’orizzonte per quanto riguarda gli allevamenti intensivi nel nostro Paese, con riferimento in questo caso ai bovini da latte. I residui dei farmaci illegali utilizzati rischiano di contaminare il latte e i prodotti caseari. Chi tutelerà i consumatori dal punto di vista della sicurezza alimentare?
Marta Albè
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