L'Alta Corte di Lagos, in Nigeria, ha dichiarato "velenosi" i prodotti della The Coca Cola Company.
Coca Cola, Sprite e Fanta? Sono velenose! È l’incontrovertibile verdetto che arriva da un giudice dell’Alta Corte di Lagos, in Nigeria, che ha etichettato le bevande a marchio Coca-Cola come “poisonous”, velenose appunto, e non ci sono mezzi termini.
Che la Coca Cola e tutte le bevande gassate facessero male al nostro corpo è cosa ben nota da tempo e ora che i giudici nigeriani hanno stabilito che l’acido benzoico contenuto nei “soft-drinks” potrebbe rappresentare un rischio per la salute dei consumatori se mescolato con l’acido ascorbico, comunemente noto come vitamina C.
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In pratica, tutte le bevande che contengono e210. cioè l’acido benzoico usato come conservante, possono essere velenose in presenza di acido ascorbico.
Il giudice nigeriano Adedayo Oyebanji ha così ordinato alla società Nigerian Bottling Company (NBC, che imbottiglia i prodotti a marchio Coca Cola in Nigeria) di aggiungere sulle etichette di Fanta e Sprite avvertenze scritte per evidenziare che queste bevande analcoliche sono velenose se consumate insieme a vitamina C. In più ha anche multato la National Agency For Food and Drug Administration and Control (NAFDAC) per non aver garantito gli standard di salute.
“È chiaro che il NAFDAC è stato gravemente irresponsabile nei suoi compiti normativi e nei confronti dei consumatori di Fanta e Sprite prodotte dalla Nigeria Bottling Company – ha dichiarato il giudice. NAFDAC ha ingannato i cittadini certificando questi prodotti come idonei al consumo umano, che però diventano velenosi in presenza di acido ascorbico”.
Coca Cola e acido benzoico
Il verdetto segue una causa intentata contro la NAFDAC e la NBC dall’imprenditore Emmanuel Fijabi Adebo.
Era il 2007 quando la società di Adebo, la Fijabi Adebo Holdings Limited, cercò di esportare i prodotti Coca Cola nel Regno Unito per un commercio al dettaglio. Ma le autorità britanniche sequestrarono e successivamente distrussero una spedizione, come ha raccontato lo stesso Adebo, sollevando il caso perché i prodotti contenevano livelli eccessivi di un colorante alimentare sintetico denominato “giallo tramonto” (giallo tramonto) e acido benzoico.
Quest’ultima sostanza può formare il benzene cancerogeno quando combinato con l’acido ascorbico, secondo la Food and Drug Administration (FDA).
Gli avvocati della Nigerian Bottling Company hanno sostenuto che i prodotti non erano destinati all’esportazione, ma il giudice Adedayo Oyebanji ha ora respinto la sua difesa.
“Le bevande analcoliche prodotte da NBC devono essere adatte al consumo delle persone a prescindere dal colore”, ha detto il giudice.
Adebo era soddisfatto del verdetto, ma ha promesso di continuare con ulteriori richieste di risarcimento danni.
“Sono felice di aver vinto e soprattutto di aver allertato i nigeriani e il mondo di ciò che sta accadendo in Nigeria”, ha dichiarato l’uomo d’affari.
Sia la NBC e NAFDAC si appellano adesso contro la sentenza, sostenendo che i prodotti Coca-Cola non superano i limiti di acido benzoico per la Nigeria né i limiti internazionali fissati dal Codex, l’organismo internazionale sugli standard alimentari gestito dalla Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite ( FAO).
“Gli standard britannici limitano l’acido benzoico nelle bevande analcoliche a un massimo di 150 mg / kg. Sia la Fanta che la Sprite hanno livelli di benzoico di 200 mg/kg, che è inferiore al limite normativo nigeriano di 250 mg / kg”, ha scritto Sade Morgan, direttore della comunicazione della NBC.
“I livelli di ingredienti ammissibili stabiliti da paesi per i loro prodotti alimentari e delle bevande sono influenzati da una serie di fattori come il clima. Un esempio è proprio la Gran Bretagna, una regione temperata, in cui si richiedono livelli di conservanti più bassi a differenza di paesi tropicali”.
Questione allora risolta? Non proprio.
E ovviamente la Coca-Cola Company da Atlanta fa sapere:
“Le affermazioni recenti che le bevande Fanta e Sprite di The Coca-Cola Company non siano idonee al consumo umano quando combinate con la vitamina C sono imprecise e non supportata dalla scienza. Tutti i nostri prodotti sono sicuri e si attengono rigorosamente alle normative dei paesi in cui vengono venduti nel rispetto delle regole della nostra Società, di sicurezza globale e di standard di qualità. Sia l’acido benzoico che acido ascorbico (vitamina C) sono ingredienti approvati dalle autorità di regolamentazione internazionali per la sicurezza alimentare e utilizzati in combinazione in molti prodotti alimentari e bevande. Mentre i livelli delle linee guida locali di questi ingredienti possono variare da norme nazionali in ogni caso, le nostre bevande rientrano entro l’intervallo definito dal Codex Alimentarius, una raccolta di standard internazionali, codici di condotta, orientamenti e altre raccomandazioni relative alla produzione alimentare e sicurezza alimentare. La sicurezza di tutti le nostre bevande, comprese Fanta e Sprite, è certificata dalle autorità di regolamentazione di sicurezza alimentare e internazionali”.
E per ulteriori informazioni, la Coca Cola Company ha il bel pensiero di rimandare al link del Ministero della Salute nigeriano.
Risultato? Indovinate: le autorità nigeriane confermano che sì, Coca Cola, Fanta e Sprite sono sicure.
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Acido ascorbico o no, noi ci sentiamo di continuare a sostenere una cosa: la Coca Cola e tutti i prodotti ad essa connessi non vanno consumati.
Germana Carillo