E.coli: negli USA più di 200 persone contagiate dalla carne macinata

Le persone contagiate da Escherichia coli (E. coli) negli Stati Uniti sono quasi 200, dislocate in 10 differenti stati. Sotto accusa, per quella che è considerata una vera e propria epidemia, è la carne macinata.

Le persone contagiate da Escherichia coli (E. coli) negli Stati Uniti sono quasi 200, dislocate in 10 differenti stati. Sotto accusa, per quella che è considerata una vera e propria epidemia, è la carne macinata.

In questi giorni, altri 19 pazienti sono stati aggiunti al già alto numero di casi di E. coli legata al consumo di carne macinata infetta che si sta verificando negli States. Del problema ha parlato il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) già il 5 aprile scorso. Nel frattempo si è passati da 72 persone contagiate in cinque stati ai ben 196 casi attuali, riscontrati in 10 stati.

Con l’aggiunta sempre nuova di pazienti colpiti, l’epidemia sembra quindi non arrestarsi. Ad oggi, il CDC riferisce che il primo paziente conosciuto si è ammalato il 1° marzo mentre il più recente il 19 aprile. È probabile però che diversi casi debbano essere ancora aggiunti all’elenco in quanto ci vuole un tempo tecnico perché la persona si ammali, si verifichi la presenza del batterio attraverso i test e le fasi di conferma del test e infine il tutto venga riportato nel sistema di segnalazione della salute pubblica.

Le persone contagiate hanno da meno di 1 anno fino a 84 anni con un’età media di 19 anni. Il 52% sono donne, il 28% è stato ricoverato in ospedale e due pazienti hanno sviluppato una pericolosa forma di insufficienza renale chiamata sindrome emolitico-uremica (HUS) grave, rara ma possibile conseguenza di questo tipo di infezione.

I sintomi della presenza di E. coli variano da persona a persona ma spesso includono forti crampi allo stomaco e diarrea sanguinolenta. Se c’è la febbre, di solito non è molto alta, e la maggior parte delle persone si rimette entro una settimana. 

escherica cartina

Ma cosa sta provocando tutti questi casi di infezioni da E. Coli? Quasi l’80% dei contagiati ricorda di aver consumato carne macinata nei giorni precedenti alla comparsa dei sintomi e, non a caso, due aziende: la K2D Foods e la Grant Park Packing hanno richiamato prodotti di questo tipo per il rischio E. Coli.

Tutti i consumatori, i negozianti e gli operatori dei servizi di ristorazione sono stati invitati (e lo sono ancora oggi) a verificare se hanno la carne macinata richiamata nei loro congelatori. Il congelamento, infatti, non è sufficiente ad uccidere i batteri di E. coli.

L’inchiesta, che interessa diversi stati, è iniziata il 28 marzo, quando funzionari del Kentucky e della Georgia hanno notificato al CDC il problema. Gli investigatori del Tennessee hanno confermato poi la presenza del di E. coli anche nella carne macinata proveniente da un ristorante locale dove alcune persone si erano ammalate subito dopo aver mangiato. Tuttavia, il CDC continua a segnalare che i malati hanno maneggiato o mangiato carne macinata da una varietà di fonti oltre che dai ristoranti. Insomma il problema è serio e molto diffuso.

Nel frattempo le autorità competenti dei diversi stati, il CDC e il Servizio di sicurezza alimentare e controllo dell’USDA (FSIS), continuano a raccogliere campioni di carne macinata per effettuare test di laboratorio. L’indagine in corso potrebbe dunque comportare a breve ulteriori richiami.

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Francesca Biagioli

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