Zenzero: 5 effetti collaterali che dovresti conoscere prima di assumerlo

Lo zenzero è una spezia saporita e una droga dai numerosi benefici ma se consumato in quantità eccessive o da persone con determinati disturbi può dare qualche effetto collaterale spiacevole

Lo zenzero è una spezia saporita e una droga dai numerosi benefici ma se consumato in quantità eccessive o da persone con determinati disturbi può dare qualche effetto collaterale spiacevole

Lo zenzero è una spezia particolarmente gradita per le sue proprietà aromatizzanti e benefiche. Aggiunto fresco o in polvere alle pietanze, consumato negli infusi e nelle bevande, mangiato candito o sotto forma di caramelle, questo rizoma è in grado di sorprendere per il suo gusto deciso e piccante e per le sue proprietà antiemetiche.

Come per qualsiasi alimento o sostanza però, anche lo zenzero può avere degli effetti collaterali se consumato in quantità eccessive.

Come diceva Paracelso, infatti, “è la dose che fa il veleno”, dunque meglio non abusare mai di nessun cibo o sostanza, poiché anche se naturale, quantità eccessive possono dare problemi anziché benefici. Inoltre meglio non assumerlo in caso di determinati disturbi o patologie.

5 effetti collaterali dello zenzero

  1. A causa dell’azione colagoga dello zenzero, cioè la capacità di stimolare la produzione di bile da parte della cistifellea, l’assunzione di questo rizoma è sconsigliato in caso di calcoli alla colecisti.
  2. Lo zenzero contiene gingeroli e shogaoli, composti che possono dare mutagenicità. Sebbene non esitano prove il letteratura che giustifichino una controindicazione in gravidanza, la Commissione E tedesca sconsiglia di assumere zenzero in questa circostanza.
  3. Sebbene non siano stati riportati casi di interazioni farmacologiche, poiché lo zenzero possiede effetto antitrombotico, l’assunzione di questa droga andrebbe evitata nei pazienti che seguono trattamenti con anticoagulanti.
  4. Lo zenzero stimola le secrezioni a livello gastrico: ai dosaggi consigliati svolge azione gastroprotettiva ma un consumo eccessivo  potrebbe provocare bruciore di stomaco e peggiorare i sintomi di chi soffre di reflusso gastro esofageo.
  5. Nelle persone particolarmente sensibili al gusto piccante o i soggetti allergici lo zenzero può provocare irritazione, bruciore e prurito della bocca. In alcuni casi lo zenzero può dare anche formicolio e gonfiore della mucosa orale.

Per quanto riguarda le preparazioni fitoterapiche generalmente la posologia giornaliera dello zenzero è pari a 12-13 mg per chilo di peso corporeo, suddivisi in due somministrazioni preferibilmente a stomaco vuoto; perché si verifichino effetti collaterali è necessario assumere dosaggi molto superiori di zenzero.

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Tatiana Maselli

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