La dieta vegetariana riduce di 1/3 le morti premature, parola di Harvard

Almeno un terzo delle morti premature potrebbe essere prevenuto se tutti scegliessimo la dieta vegetariana. Lo dice un nuovo studio, condotto dagli scienziati dell'Harvard Medical School e reso noto in occasione di Unite to Cure, conferenza globale organizzata dal Vaticano

Almeno un terzo delle morti premature potrebbe essere prevenuto se tutti scegliessimo la dieta vegetariana. Lo dice un nuovo studio, condotto dagli scienziati dell’Harvard Medical School e reso noto in occasione di Unite to Cure, conferenza globale organizzata dal Vaticano.

La conferenza ha l’obiettivo di migliorare la salute umana e creare un forum di collaborazione per far progredire le cure ma anche ridurre le principali cause di cancro.

Secondo il dott. Walter Willett, professore di epidemiologia e nutrizione ad Harvard, i benefici di una dieta senza carne sono stati ampiamente sottovalutati. Almeno 200.000 vite potrebbero essere salvate ogni anno eliminandola completamente dalla dieta.

Prendendo come esempio la Gran Bretagna, stando ai dati dell’Ufficio per le statistiche nazionali circa il 24% o 141.000 morti ogni anno si potrebbero evitare con un’alimentazione basata su frutta e verdura.

Abbiamo appena fatto alcuni calcoli su quanto potremmo ridurre la mortalità spostandoci verso una dieta sana, più vegetale, non necessariamente totalmente vegana. Abbiamo stimato che si potrebbe prevenire circa un terzo dei decessi. Non stiamo parlando di fare attività fisica o di non fumare, parliamo di tutti i decessi, non solo di quelli per cancro. Probabilmente si tratta di una sottostima che non tiene conto del fattore obesità” ha detto Willet.

Il dottor Willet è autore del libro “Eat, Drink, And Be Healthy: The Harvard Medical School Guide To Healthy Eating“,(linkaffiliazione) è uno degli ideatori dell’Healthy Eating Plate, una guida per una corretta alimentazione da cui nel 2013 fu già eliminato il latte e i suoi derivati per sostituirlo, invece, con l’acqua, al fine di seguire una sana dieta.

Il presidente del comitato per la medicina responsabile Neal Barnard, altro relatore della conferenza, ha confermato che le persone dovrebbero essere più consapevoli dei benefici delle diete vegetariane per la salute:

Penso che ne stiamo sottovalutando l’effetto. Le persone immaginano che una dieta sana abbia solo un effetto modesto e quella vegetariana possa aiutare solo a perdere un po’ di peso. Ma quando queste diete sono costruite correttamente, sono davvero potenti”.

I benefici della dieta vegetariana sono ormai noti: fa bene al cuore, riduce la presenza nel nostro corpo di ormoni ed antibiotici di cui purtroppo la carne è sempre più ricca, arrivando dagli allevamenti intensivi. Inoltre favorisce la longevità, migliora l’umore e aiuta anche a perdere peso più velocemente rispetto a una dieta a base di carne. In questo caso, l’alimentazione consigliata dovrebbe essere basata soprattutto su cereali integrali, legumi, frutta e verdura, meglio se di provenienza biologica.

Una scelta che fa bene non solo alla salute ma anche all’ambiente visto che la produzione di carne genera una maggiore quantità di emissioni rispetto a quella di frutta, verdura e cereali. In particolare, la produzione di carni bovine sfrutta più acqua, terra e concime azotato delle altre e produce più gas a effetto in un confronto per calorie consumate.

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Francesca Mancuso

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