La dieta vegetariana migliora la salute mentale e riduce il rischio diabete. La nuova conferma

Una dieta a base prevalentemente a base vegetale contribuisce a tenere sotto controllo i livelli di diabete e le patologie ad esso associate, come i disturbi depressivi.

Una dieta vegana o vegetariana aiuta a tenere sotto controllo il diabete e fa bene all’umore. La conferma arriverebbe da una revisione sistematica di 11 studi sull’argomento.

Una dieta vegetariana (o una dieta vegana) contribuisce a tenere sotto controllo i livelli di diabete e le patologie ad esso associate, come i disturbi depressivi, migliorando umore e benessere psicofisico.

Secondo una revisione sistematica di 11 studi condotta da Anastasios Toumpanakis dell’University of London, infatti, esiste un’associazione tra diete a base vegetale e miglioramenti nel benessere psicologico, qualità della vita e controllo dell’emoglobina glicata (HbA1c) in popolazioni con diabete.

Esattamente come la ricerca americana secondo cui la dieta vegetariana sarebbe la migliore per i diabetici e per perdere peso, anche questa revisione ha confrontato una dieta vegana o quasi vegana con le diete raccomandate delle associazioni diabetiche ufficiali e in tutti i casi la dieta vegetale è stata associata a risultati migliori.

Lo studio

Per giungere alle loro conclusioni, i ricercatori inglesi hanno eseguito una “meta-analisi” selezionando 11 ricerche già pubblicate per un totale di 433 diabetici 50enni tutti coinvolti in sperimentazioni cliniche basate sul confronto di diversi stili alimentari. Nei trial presi in considerazione nella meta-analisi venivano paragonati i pazienti che seguivano diete prevalentemente vegetariane o vegane con alcuni gruppi di controllo che non dovevano seguire restrizioni sul consumo di cibi di origine animale.

Ciò che è emerso è che un’alimentazione a prevalenza vegetariana dava adito a una migliore gestione della malattia, alla quale si associava anche un minor rischio di disturbi depressivi. Inoltre, il vegetarismo, così come il veganismo, ridurrebbero anche il rischio di complicanze come la neuropatia rallentandone la progressione.

Ancora una volta, quindi, si mette in evidenza che interventi sul versante alimentare, insieme a una lotta alla sedentarietà, sono gli strumenti più efficaci contro determinate patologie. E si conferma come un’alimentazione con cibi prevalentemente di origine vegetale migliorino il benessere e l’umore, migliora il controllo del diabete e si associa a livelli più bassi di colesterolo.

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Germana Carillo

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