La dieta vegana migliora il microbioma intestinale in soli 4 mesi. Lo studio

Seguire una dieta vegana può modificare la flora intestinale rendendo il microbiota più sano e diversificato in soli 4 mesi

Seguire una dieta vegana può modificare la flora intestinale rendendo il microbiota più sano e diversificato in soli 4 mesi

Il microbioma intestinale, o microbiota, è l’insieme dei microrganismi che vivono all’interno del nostro intestino.
Il microbioma è fondamentale non solo per la salute dell’apparato digerente ma per tutto il nostro organismo, perché influenza il sistema immunitario e ha un ruolo determinante nell’insorgenza di molte patologie, compresi i tumori.

Quando l’intestino è popolato da batteri “buoni”, tutto il nostro corpo ne risente in modo positivo; al contrario, un microbioma caratterizzato da batteri “cattivi” può compromettere la nostra salute e avere effetti negativi anche sull’umore.

La composizione del microbioma è influenzata da molti fattori tra cui l’alimentazione. Il cibo di cui ci nutriamo gioca un ruolo determinante sulla proliferazione di una specie batterica piuttosto che un’altra e, poiché i batteri entrano in competizione tra loro, adottare un regime alimentare che favorisca microrganismi buoni scoraggia contemporaneamente la proliferazione di specie dannose o patogene.
Secondo recente studio, seguire una dieta vegana favorisce la salute intestinale poiché promuove la proliferazione di batteri buoni.

La ricerca, i cui risultati sono stati presentati la scorsa settimana durante incontro annuale dell’Associazione europea per lo studio del diabete, ha coinvolto 147 partecipanti suddivisi in due gruppi.

Il primo gruppo ha seguito una dieta vegana a basso contenuto di grassi per 16 settimane, mentre il secondo gruppo non ha modificato la propria alimentazione.
Dopo quattro mesi i ricercatori hanno confrontato i cambiamenti a carico del microbioma nei due gruppi mostrando una popolazione batterica intestinale più sana e diversificata in chi aveva consumato solo cibi di origine vegetale.
Inoltre, il gruppo che ha seguito la dieta vegana ha mostrato anche una diminuzione del peso corporeo, della massa grassa e del grasso viscerale.

Lo studio ha dimostrato che una dieta a base vegetale, grazie all’aumentato apporto di fibre, antiossidanti e fitonutrienti è in grado di modificare molto velocemente e in meglio la popolazione batterica intestinale.

Sebbene la dieta vegana abbia dimostrato di poter apportare benefici al microbiota e di conseguenza a tutto l’organismo, per avere un intestino che funziona bene non è necessario eliminare drasticamente tutti gli alimenti di origine animale.

Inizialmente è sufficiente introdurre nella propria dieta sempre più alimenti di origine vegetale, variando il più possibile tra tutti i tipi di frutta e verdura a disposizione e prediligendoli rispetto agli alimenti di origine animale.
Chi non è abituato a mangiare molta verdura potrebbe avvertire gonfiore addominale, ma non dovrebbe scoraggiarsi: è sufficiente aspettare che il corpo si adatti alla nuova routine alimentare per non avere più disturbi di questo tipo.
Eliminando o riducendo gli alimenti di origine animale è inoltre facile incorrere nell’errore di seguire una dieta monotona o troppo ricca di alimenti confezionati, raffinati o elaborati, errori che comprometterebbero la salute intestinale anziché migliorarla. Per avere un microbiota sano occorre mangiare cibi che hanno subito poche trasformazioni.

Una dieta a base vegetale è la strada da percorrere per rimanere in salute più a lungo ma il passaggio da un’alimentazione onnivora a una dieta vegana per qualcuno può sembrare molto difficile. Queste persone possono consultare un nutrizionista o un dietologo che elaborerà per loro uno schema alimentare vario ed equilibrato tenendo conto dello stile di vita, delle abitudini in cucina e dei gusti.

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Tatiana Maselli

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