Dieta senza glutine: vantaggiosa o pericolosa per chi non è celiaco?

La dieta senza glutine apporta benefici o è dannosa per chi non soffre di celiachia? Gli studi e le ricerche giungono a conclusioni discordanti. Cerchiamo di fare chiarezza

Dieta senza glutine. Se ne parla sempre più spesso per capire se potrebbe essere vantaggiosa o meno anche per chi non soffre di celiachia. Le ricerche in merito sono un po’ contrastanti. Cerchiamo di fare chiarezza.

Chi soffre di celiachia non può e non deve mangiare alcun alimento che contenga glutine o tracce di questa proteina per evitare pericolosi e sgradevoli effetti collaterali. È sempre più di moda, però, seguire una dieta gluten free anche se non si ha una reale necessità di salute nella convinzione che pane, pasta e tutti gli altri alimenti che contengono glutine siano pesanti da digerire, possano provocare infiammazioni, intolleranze, ecc.

Ma è davvero così? Gli esperti si dividono un po’ in merito alla questione. C’è infatti chi ritiene che una dieta senza glutine possa dara benefici anche a persone non affette da celiachia e chi crede invece che questa scelta possa rivelarsi addirittura pericolosa.

Le ricerche pro e contro

Esiste una ricerca recente che suggerisce come una dieta che escluda il glutine possa aiutare le persone affette da dolore cronico al nervo. Recentemente, alla riunione annuale dell’American Academy of Neurology, un team di ricercatori del Regno Unito ha presentato i risultati di un nuovo studio condotto su 60 persone anziane (età media 70 anni).

Tutti i partecipanti avevano danni ai nervi delle braccia, delle mani o dei piedi che causavano debolezza, intorpidimento o dolore. Monitorando caso per caso, i ricercatori hanno scoperto che le persone che seguivano una dieta senza glutine avevano maggiori probabilità di non provare dolore rispetto a coloro che invece consumavano alimenti contenenti questa proteina.

Considerando età, sesso e stato di salute mentale dei singoli partecipanti, i ricercatori hanno scoperto che coloro che seguivano rigorosamente una dieta priva di glutine avevano l’89% di probabilità in meno di soffrire rispetto alle loro controparti che non evitavano il glutine.

Si parla comunque qui di una dieta senza glutine in cui si fa uso di alimenti pensati appositamente per persone con celiachia. Soluzioni il più delle volte costose e ricche di grassi, quindi in realtà non proprio salutari.

Si trovano decisamente con più facilità ricerche che si scagliano contro la “moda del gluten free” sostenendo che non sia affatto sana per chi non ha reale necessità di escludere questa proteina.

È di poco tempo fa uno studio, pubblicato sul Medical Journal of Australia, che sostiene che seguire un regime alimentare senza glutine oltre che pesare sul portafoglio può influire negativamente sulla salute.

In che modo? Si tratterebbe di una dieta in cui manca un adeguato apporto di vitamine, oligoelementi e sali, che potrebbe influire negativamente su fattori di rischio cardiovascolare come ad esempio sul colesterolo ma anche sulla pressione sanguigna e sulla tolleranza al glucosio.

Abbiamo trattato l’argomento diverse volte, se vi interessa approfondire leggete anche:

Tutte le ricerche, anche in questo caso, considerano la dieta senza glutine composta prevalentemente di alimenti industriali pensati per i celiaci. Esiste in realtà una ben più sana dieta senza glutine (o che limita e alterna prodotti naturali con o senza glutine) che sarebbe interessante valutare nell’ambito dei vantaggi per la salute.

Una sana dieta senza glutine

Quando parliamo di dieta senza glutine sana facciamo riferimento ad un regime alimentare in cui si inseriscono cereali o pseudocereali naturalmente senza glutine, sotto forma di chicchi o trasformati in farina con i quali realizzare biscotti, torte e altre preparazioni dolci e salate.

Parliamo ad esempio di:

Al contrario dei prodotti industriali senza glutine, in questo caso siamo in presenza di ingredienti naturali, nella maggior parte dei casi particolarmente ricchi di vitamine, sali minerali e sostanze utili all’organismo.

È probabile che seguendo una dieta bilanciata e variata che li comprenda tutti non esistano poi molti degli svantaggi indicati nelle sopraelencate ricerche che si scagliano contro i regimi alimentari senza glutine.

Niente toglie comunque che una sana alimentazione possa comprendere, in caso non sussista celiachia, un consumo di alimenti con glutine, meglio se in basse quantità e più facilmente digeribile come quello contenuto ad esempio nei grani antichi non raffinati.

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Francesca Biagioli

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