Secondo due nuovi studi una dieta a base vegetale, "planted based" può prevenire l'ipertensione e la preeclampsia in gravidanza
Chi ha tendenza all’ipertensione dovrebbe sapere che cambiare la propria dieta potrebbe avere effetti benefici. Due nuovi studi suggeriscono infatti che una dieta a base vegetale può aiutare a proteggere dalla pressione alta.
Ormai non è una novità: seguire una dieta prevalentemente vegetale può essere la chiave per allontanare alcune malattie croniche e vivere più a lungo. Ora due nuove ricerche suggeriscono che il passaggio a una dieta “planted based” può essere utile, anche alle donne incinte, per prevenire l’ipertensione.
A condurre gli studi sono stati gli scienziati del Medical College of Georgia (parte dell’Augusta University Medical Center) e del Medical College of Wisconsin che hanno recentemente pubblicato i loro risultati sulle riviste Acta Physiologica e Pregnancy Hypertension.
Il microbiota intestinale svolge un ruolo chiave nella regolazione della risposta del nostro sistema immunitario oltre che nel corretto assorbimento dei nutrienti. I microrganismi presenti nell’intestino aiutano anche a produrre serotonina e dunque, se in equilibrio, influiscono positivamente sull’umore.
La flora intestinale “buona” prospera sia grazie ai probiotici che ai prebiotici presenti in molti alimenti vegetali. E sarebbe proprio una modifica alla nostra alimentazione quotidiana che potrebbe aiutare a migliorare il microbiota intestinale e proteggere dall’ipertensione, persino quando il consumo di sale nella dieta è elevato.
La scoperta è stata fatta su modello animale e si è visto così che i roditori che seguivano una dieta a base di cereali piuttosto che una proteica a base di latte, sviluppavano una pressione sanguigna significativamente inferiore.
Ciò ha portato i ricercatori a credere che lo sviluppo dell’ipertensione non riguardi solo il consumo di sodio, ma anche le scelte alimentari quotidiane.
Come ha dichiarato il dottor David L. Mattson, autore senior dello studio:
La proteina animale ha amplificato gli effetti del sale. Dal momento che il microbiota intestinale è stato implicato in malattie croniche come l’ipertensione, abbiamo ipotizzato che le alterazioni dietetiche spostano il microbiota per mediare lo sviluppo dell’ipertensione sensibile al sale e delle malattie renali.
Inoltre, quando i roditori hanno partorito (e da qui il secondo studio), si è visto un altro effetto benefico della dieta vegetale: proteggeva dalla preeclampsia (o gestosi), una condizione che sviluppano alcune donne incinte, che comporta pressione alta e può portare complicazioni gravi sia alla mamma che al bambino.
Ciò significa che se la mamma sta attenta a ciò che mangia aiuterà durante la gravidanza ma anche la sua salute a lungo termine e potrebbe fornire effetti protettivi per i suoi figli – ha concluso il dottor John Henry Dasinger, un altro degli autori.
In conclusione queste ricerche, sicuramente da approfondire e confermare con studi sull’uomo, suggeriscono che seguire una dieta principalmente a base vegetale prima e durante la gravidanza può aiutare a ridurre le possibilità di una madre di sviluppare la preeclampsia.
Naturalmente, chiunque può trarre beneficio dall’aggiungere un maggior numero di alimenti vegetali alla propria dieta oltre che dal ridurre gli alimenti ricchi in sale e lavorati.
Fonte: Augusta University / Acta Physiologica/ Pregnancy Hypertension
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