L'Università di Napoli ha dimostrato come a parità di calorie, una dieta ricca di polifenoli riesca a sciogliere i grassi nel sangue e a proteggere dalle malattie cardiovascolari
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Mirtilli, olio evo, rucola e spinaci: se si vuole evitare l’impennata di grassi nel sangue dopo un pasto, e scongiurare il rischio cardiovascolare, quello che serve è una dieta ricca di polifenoli.
La conferma arriva da un gruppo di ricerca dell’Università Federico II di Napoli che ha sottolineato come una impennata di lipidi plasmatici postprandiale è tra le concause della sindrome metabolica, anticamera del diabete di tipo 2 e di molte malattie cardiovascolari.
È per questo che, in occasione del congresso dell’Associazione europea per lo studio del diabete (Easd) in corso a Berlino, hanno presentato la lista degli alimenti grazie ai quali si può controllare l’aumento dei grassi nel sangue che normalmente segue ogni pasto.
Già considerati validi alleati contro Alzheimer e Parkinson, i polifenoli sono molecole vegetali note per la loro attività antinfiammatoria e antiossidante (e sono alla base, tra l’altro, anche della dieta Sirt, di cui tuttavia ci sono delle controindicazioni che vi spieghiamo qui).
Secondo i ricercatori napoletani, sono proprio i polifenoli, presenti in misura variabile a seconda dei prodotti alimentari presi in esame, a garantire una riduzione dei fattori di rischio a carico di cuore e arterie.
Lo studio
Per arrivare a queste conclusioni, gli studiosi hanno testato una dieta ricca in polifenoli su 78 persone, uomini e donne, di età compresa tra i 35 e i 70 anni, con un girovita abbondante e almeno un altro fattore predisponente alla sindrome metabolica. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti prima ad alcuni esami del sangue per valutare i livelli dei lipidi plasmatici, poi sono stati suddivisi in 2 gruppi. A ciascun gruppo è stato chiesto di seguire per 8 settimane due diete molto simili (stesse calorie, stesso quantitativo di macronutrienti, fibre e vitamine), una delle quali però più ricca di polifenoli.
Al termine delle 8 settimane, la dieta ricca in polifenoli ha determinato una riduzione significativa dei lipidi nelle lipoproteine VLDL più grandi e ricche in trigliceridi, ha modificato la composizione delle LDL, arricchendole in trigliceridi e ha ridotto trigliceridi nelle HDL. In pratica, gli esperti hanno visto che una dieta naturalmente ricca in polifenoli sarebbe in grado di modulare non solo la concentrazione delle lipoproteine ricche in trigliceridi ma anche la composizione delle altre lipoproteine, LDL e HDL, con possibili ricadute benefiche per ridurre il rischio cardiovascolare.
Quanti polifenoli inglobare nella nostra dieta?
La quantità di polifenoli da consumare per allontanare il rischio di sindrome metabolica e apportare benefici al cuore, sarebbe di 3 grammi al giorno, quantità superiore – dicono gli studiosi – rispetto all’attuale consumo medio della popolazione occidentale.
Gli alimenti in cui si trovano i polifenoli
Si trovano soprattutto negli alimenti di origine vegetale. Ecco la lista degli alimenti che ci consentirà di fare il pieno di polifenoli e sciogliere i grassi nel sangue, secondo quanto riportato nello studio:
- tè verde deteinato
- mirtilli e frutti rossi
- olio extravergine d’oliva
- rucola
- caffè decaffeinato
- cioccolato fondente
- carciofi
- spinaci
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