Dieta mima digiuno, funziona davvero? I risultati della ricerca

La dieta mima-digiuno combatterebbe l’invecchiamento e sarebbe ottima per la prevenzione del cancro, diabete e obesità. Senza dimenticare i benefici sul cuore. A stabilirlo è una sperimentazione clinica coordinata da Valter Longo su 100 pazienti

La dieta mima-digiuno combatterebbe l’invecchiamento e sarebbe ottima per la prevenzione del cancro, diabete e obesità. Senza dimenticare i benefici sul cuore.

A stabilirlo è una sperimentazione clinica coordinata da Valter Longo, ideatore della dieta, dell’Istituto di Oncologia Molecolare FIRC a Milano e della University of Southern California School of Gerontology a Los Angeles.

La dieta mima digiuno è un regime alimentare da seguire per pochi giorni e sporadicamente che porta, secondo l’ideatore, numerosi vantaggi al corpo perché protegge e ringiovanisce le cellule, eliminando quelle danneggiate. Come un elisir di lunga vita, insomma.

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La dieta mima digiuno è caratterizzata da un regime ipocalorico (800-1100 calorie al giorno con una selezione dei cibi molto accurata), con pochi zuccheri e proteine, ma ricca di grassi insaturi che può avere ”effetti anti-aging’, allontanando quindi malattie legate all’invecchiamento.

La ricerca pubblicata sulla rivista Science Translational Medicine è stata effettuata su 100 volontari di età compresa tra i 20 e i 70 anni, alcuni dei quali obesi o in sovrappeso.

dieta mima digiuno

La dieta mima digiuno è così chiamata perché imita gli effetti benefici del digiuno senza però incorrere in rischi per la salute. Il dottor Longo aveva già parlato di effetti positivi sulle persone malate di cancro, con limitazione di disturbi collaterali durante la chemioterapia.

Adesso, lo scopo di questa nuova sperimentazione era vedere gli effetti di tale dieta nella prevenzione delle malattie associate all’invecchiamento.

Dieta mima digiuno, la sperimentazione

La dieta mima digiuno è stata seguita per cinque giorni consecutivi una volta al mese per tre mesi da cento persone di età compresa tra i 20 e i 70 anni provenienti dalla California.

I risultati hanno dimostrato che seguita correttamente essa ha ridotto i fattori di rischio cardiovascolare tra cui la pressione sanguigna, i segni di, così come il livello di glucosio a digiuno e quelli del fattore di crescita insulino-simile di tipo 1 (IGF-1), coinvolto nei processi di sintesi delle biomolecole e regolatore chiave della proliferazione cellulare. Inoltre, la dieta mima digiuno ha portato ad una riduzione del girovita e una perdita di peso, di grasso corporeo totale e del grasso addominale, ma non della massa muscolare.

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Un toccasana soprattutto per chi soffre di obesità, glicemia o pressione alta.

“Il miglioramento dei valori di pressione, colesterolo, glucosio, IGF-1 è stato significativo nei soggetti che li avevano fuori norma, mentre in chi li aveva nella norma sono rimasti inalterati; anche se per esempio igf-1 è sceso anche se in misura minore, anche nei pazienti con valori normali ma potenzialmente rischiosi”, si legge nello studio.

Riassumendo, il regime dietetico potrebbe portare alla riduzione di fattori di rischio per diabete, cancro e malattie cardiovascolari, inclusa la riduzione del grasso addominale, della pressione sanguigna, del colesterolo, del fattore infiammatorio CRP, della molecola IGF-1 associata a cancro e invecchiamento, il tutto senza perdita di massa muscolare.

Dieta Mima Digiuno, controindicazioni

Tuttavia, ricordiamo che la dieta mima digiuno ha delle controindicazioni e che è sempre bene consultare il proprio medico, escludendo a prescindere il fai-da-te.

Sarà proprio il medico a stabilire se i parametri del peso, della pressione, della temperatura corporea sono in linea con questo tipo di dieta. Senza dimenticare, che le specifiche analisi del sangue danno lo stato di salute generale e vanno fatte prima di intraprendere variazioni alimentari.

La dieta mima digiuno può ad esempio, essere pericolosa per persone fragili o anziane (l’età consigliata per seguirla va dai 20 ai 70 anni), per i diabetici insulino-dipendenti e le persone anoressiche o sottopeso. Ma può essere dannosa un po’ per tutti se non si seguono le giuste indicazioni.

Dominella Trunfio

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