Dieta mediterranea o dieta vegetariana: qual è la dieta migliore per perdere peso e mantenere in salute il cuore?
Per dimagrire, meglio la dieta mediterranea o quella vegetariana? Da molto tempo il dibattito divide nutrizionisti ed esperti di salute. E il punto di discussione è quale sia la dieta più efficace per la perdita di peso, ma soprattutto quale sia quella ideale per proteggersi dal rischio cardiovascolare.
In un recente studio pubblicato sulla rivista Circulation, i ricercatori hanno tentato di identificare la dieta migliore per tenersi in salute. Gli effetti di entrambe le diete sono stati testati su 118 partecipanti per un periodo di sei mesi ed entrambe sono stati trovate utili, anche se la dieta vegetariana, che comprenda le uova, è risultata più efficace nel ridurre le LDL, ossia il colesterolo cattivo, mentre la dieta mediterranea sarebbe più adeguata sul fronte dei trigliceridi.
Dai risultati è infatti emerso che la salute del cuore migliora a tavola allo stesso modo, sia che si mangi vegetariano sia che si mangi mediterraneo. Entrambe queste diete se correttamente seguite, aiutano a dimagrire possono far perdere peso e massa grassa, ma la vegetariana fa ridurre di più il colesterolo cattivo, mentre la mediterranea è più efficace nel ridurre trigliceridi e interleukina-17.
La dieta vegetariana è ricca di proteine vegetali e di fibre della frutta e della verdura. La dieta mediterranea, tipicamente seguita nei paesi come la Spagna, la Grecia e l’Italia meridionale, sappiamo bene che si caratterizza per l’elevato consumo di alimenti a base vegetale, cereali, verdure, noci e olio d’oliva, ma anche pesce e poca carne. Questo tipo di dieta è noto per essere salutare per il cuore, aumenta la potenza del cervello e è anche stata collegata a una ridotta incidenza di tumori.
Lo studio
I ricercatori hanno messo a confronto la dieta vegetariana (per la precisione una latto-ovo-vegetariana) e la dieta mediterranea per arrivare a capire quale fosse la migliore per contenere il peso corporeo e migliorare il profilo di rischio cardiovascolare.
Lo studio, denominato CARDIVEG (Cardiovascular Prevention with Vegetarian Diet), ha assegnato in maniera randomizzata 118 soggetti (età media 51 anni, 78% femmine) onnivori in sovrappeso con un profilo di rischio cardiovascolare di grado basso-moderato alla dieta vegetariana o a quella mediterranea per tre mesi.
Quanto al peso corporeo, nessuna rilevante differenza tra le due diete (alla fine dello studio, i vegetariani avevano perso in media 1,88 Kg, mentre il gruppo dieta mediterranea 1,77 Kg); così come per l’indice di massa corporea e la massa grassa.
Per quanto riguarda i livelli di colesterolo LDL, trigliceridi, vitamina B12 le differenze, invece, cominciano a farsi notare: a fine studio i vegetariani, rispetto al gruppo che seguiva una dieta mediterranea, presentavano una saldo negativo per LDL (colesterolo cattivo al -9,10 mg/dl), mentre il gruppo dieta vegetariana aveva ridotto maggiormente i trigliceridi.
Gli autori concludono che tutte e due le diete sono risultate efficaci nel ridurre peso, indice di massa corporea e massa grassa, senza differenze significative.
Quello che sta a noi dire adesso è che ben vengano le scelte di entrambi gli stili alimentari, ma che non bisogna mai perdere di vista in ogni caso una dieta variegata, oltre a uno stile di vita sano e a una regolare attività fisica.
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