Dieta mediterranea verde: cos’è e perché è considerata la più efficace nella riduzione del grasso viscerale

Una versione modificata della dieta mediterranea, in cui la carte rossa è completamente bandita, ridurrebbe significativamente il tessuto adiposo viscerale

Numerosi studi hanno già dimostrato che la dieta mediterranea – un’alimentazione che si basa sul consumo quotidiano di cereali (meglio se integrali), frutta e verdura di stagione, legumi e poche proteine di origine animale – sia una vera alleata della nostra salute e del nostro benessere psico-fisico.

Fra i vantaggi nell’adottarla come proprio regime alimentare, infatti, vi sono la riduzione delle infiammazioni, la prevenzione di malattie croniche come il diabete o l’ipertensione, ma anche di patologie neurodegenerative come Alzheimer e demenza; inoltre, contribuisce ad aumentare la fertilità maschile.

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Tuttavia, una variante della dieta mediterranea “tradizionale”, soprannominata dieta mediterranea verde, o Green Med apporterebbe benefici ancora maggiori per l’organismo – in particolare, per la riduzione del tessuto adiposo viscerale.

Lo dimostra uno studio clinico condotto su larga scala, i cui risultati sono stati recentemente condivisi dagli autori, che ha messo a confronto la dieta mediterranea verde, quella tradizionale e un regime alimentare sano: si è visto come la dieta verde abbia portato in media a una riduzione del grasso viscerale del 14%, la dieta mediterranea del 7% e la dieta sana solo del 4,5%.

Che cos’è la dieta mediterranea verde?

Ma che cos’è esattamente la dieta mediterranea verde e in che cosa si differenzia dalla quella tradizionale?

Questo regime alimentare prevede la totale eliminazione della carne rossa, come anche dei cibi processati e delle farine raffinate. Chi segue la dieta verde, inoltre, mangerà noci quotidianamente (28 grammi al giorno).

La differenza sostanziale rispetto alla dieta mediterranea tradizionale, tuttavia, consiste nell’introduzione di due alimenti in particolare:

il tè verde (tre o quattro tazze al giorno) e 100 grammi di cubetti congelati di Wolffia globosa, una forma ad alto contenuto proteico di lenticchia d’acqua. Quest’ultima è una pianta ricchissima di ferro, vitamine (in particolare la vitamina B12), minerali e polifenoli che si pone come sostituto della carne.

Lo studio ha coinvolto 294 partecipanti di età compresa fra i 50 e i 55 anni e ha avuto una durata di 18 mesi: in questo periodo, i partecipanti sono stati divisi in tre gruppi e a ciascuno di essi è stato assegnato un regime alimentare – dieta mediterranea tradizionale, dieta verde e regime alimentare sano.

I risultati raggiunti dopo i primi sei mesi di studio avevano già dimostrato l’efficacia della dieta verde per la perdita di peso e la riduzione della circonferenza della vita. Sia la dieta mediterranea tradizionale che quella verde avevano portato a una consistente perdita di peso (mediterranea verde -6,2 kg; mediterranea -5,4 kg).

Tuttavia, il gruppo che ha seguito la dieta mediterranea verde aveva avuto una maggiore riduzione della circonferenza della vita (-8,6 cm) rispetto ai gruppi che hanno seguito la dieta mediterranea tradizionale (−6,8 cm) e il regime alimentare sano (−4,3 cm).

Ora, a 18 mesi dall’inizio dello studio, i risultati forniscono ulteriore conferma di questi benefici – anche per quanto riguarda la riduzione del grasso viscerale. Insomma, non è solo la quantità di cibo o il numero delle calorie a determinare la perdita di peso e la riduzione del tessuto adiposo, ma anche la qualità dei prodotti che vengono mangiati.

L’obiettivo di questo e altri studi simili, pertanto, è quello di capire quali siano gli alimenti più ricchi dal punto di vista nutrizionale, che permettano al contempo di mantenere un basso apporto calorico e favoriscano la perdita di peso.

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Fonte: BMC Medicine

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