Uno studio condotto su modello animale ha scoperto che la dieta ipoproteica migliora il metabolismo e potrebbe far vivere più a lungo
Seguire una dieta ipoproteica può riprogrammare il metabolismo. A sostenerlo è un nuovo studio condotto presso la School of Medicine and Public Health dell’Università del Wisconsin.
Già precedenti studi condotti su modello animale avevano osservato che un’alimentazione con minor quantità di proteine portava ad uno stato di salute migliore. Proprio partendo da questi dati, il professor Dudley Lamming esperto di metabolismo presso l’Università del Wisconsin, ha voluto approfondire la questione.
Continuando la ricerca in laboratorio, il team ha scoperto che le diete ricche dei tre aminoacidi a catena ramificata, BCAA (leucina, isoleucina e valina), sono associate a diabete, obesità e altre malattie metaboliche. Al contrario, le diete a basso contenuto di BCAA possono contrastare questi disturbi metabolici e persino prolungare la durata della vita sana.
Non è ancora del tutto chiaro come i BCAA controllino il metabolismo, anche se limitarli sembra aiutare un metabolismo più veloce e un controllo più sano della glicemia.
A causa dell’immensa complessità della ricerca correlata alla dieta negli esseri umani, gli effetti completi della restrizione di BCAA nelle persone non sono ancora noti. Ma la linea di ricerca fornisce un nuovo modo di pensare relativamente a ciò che mangiamo. Gli studi dimostrano infatti che le diete a basso contenuto proteico riprogrammano il metabolismo anche quando gli animali mangiano le stesse o più calorie.
Come ha dichiarato il professor Lamming:
C’è una crescente consapevolezza che una caloria non è solo una caloria, che una caloria ha implicazioni oltre il suo contenuto calorico. Quello che la nostra ricerca sta dimostrando è che le calorie proteiche non sono le stesse delle altre calorie.
Di solito si parla soprattutto di diete iperproteiche quando in realtà nel corso degli anni ci sono state diverse prove che molti dei benefici della restrizione calorica possono essere ottenuti semplicemente limitando l’assunzione di proteine. Benefici che lo studio ha scoperto persistere anche quando gli animali mangiavano quanto volevano.
Come mai?
La perdita di peso è stata principalmente causata da un metabolismo più veloce, in cui il corpo brucia più calorie sotto forma di calore durante il riposo.
Ma c’era una differenza tra maschi e femmine. I topi maschi che hanno seguito la dieta per tutta la vita hanno vissuto in media circa il 30% in più (circa otto mesi in più). Non è chiaro però il motivo per cui i topi femmina non sembrano trarne beneficio, anche se altre ricerche suggeriscono che i topi femmina potrebbero aver bisogno di una dieta leggermente diversa per vedere i benefici del ridotto consumo di BCAA.
In un altro studio pubblicato a maggio, il team ha ulteriormente approfondito valutando se i tre singoli BCAA – leucina, isoleucina e valina, avessero effetti unici nel corpo o se agissero tutti allo stesso modo.
Quello che abbiamo scoperto è che la restrizione dell’isoleucina ha di gran lunga l’effetto più potente.
I topi alimentati con diete a basso contenuto di isoleucina (che si trova in uova, proteine della soia, tacchino, pollo, agnello, formaggio e pesce) erano più magri e hanno dimostrato un metabolismo della glicemia più sano. Le diete con restrizione di valina (che si trova in pollame, latte, salmone, carne di manzo, farina, noci, piselli, spirulina) hanno avuto effetti simili, ma più deboli. La riduzione dei livelli di leucina (manzo, pollo, maiale, pesce ma anche in legumi e frutta secca) non ha avuto invece alcun beneficio e potrebbe essere addirittura dannosa.
Lamming afferma che questa scoperta rappresenta un’opportunità per ripensare le diete perché l’evidenza suggerisce che le diete a basso contenuto proteico aiutano a perdere grasso anche con un normale apporto calorico riprogrammando il metabolismo.
Fonte: University of Wisconsin – Madison
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