La dieta Adamski è in realtà un vero e proprio metodo che si basa su alcune combinazioni alimentari che aiuterebbero la digestione e la perdita di peso. Scopriamo come funziona e cosa è possibile mangiare.
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La dieta Adamski è in realtà un vero e proprio metodo che si basa su alcune combinazioni alimentari che aiuterebbero la digestione e la perdita di peso. Scopriamo come funziona e cosa è possibile mangiare.
Il metodo Adamski prende il nome dal naturopata che l’ha ideato: Frank Laporte Adamski. Si parla sostanzialmente di una dieta che si basa sulle corrette combinazioni tra i cibi nel corso della giornata, utili non solo a favorire il dimagrimento ma anche a limitare la comparsa di alcuni disturbi come gonfiore e pesantezza, stitichezza, reflusso oltre che dolori articolari e insonnia. Tutti fastidi che secondo l’ideatore di questo metodo dipendono proprio da una digestione difficile dovuta a combinazioni errate tra i cibi.
Come funziona
Adamski ritiene che alla base della nostra salute ci sia un intestino pulito e in forma. Per aiutare nelle sue funzioni quest’organo chiave del nostro corpo, e fare in modo che ne possa beneficiare tutto l’organismo, è necessario conoscere i tempi di digestione dei vari cibi e assumerli in modo corretto nel corso della giornata.
Alla base del metodo Adamski vi è infatti la divisione dei cibi in due grandi categorie: veloci-acidi e lenti-non acidi. Non si tratta di un fatto di gusto né di pH ma di velocità con cui il nostro sistema gastrointestinale è in grado di digerirli.
Si considerano cibi veloci:
- yogurt
- frutta
- pomodori
- peperoni
- peperoncino
- miele
- frutta disidratata e candita.
Fanno eccezione il vino e l’aceto prodotti trasformati dalla fermentazione.
Si considerano lenti tutti gli altri alimenti tra cui:
- pane
- pasta
- carboidrati
- pesce
- carne
- latticini
- verdura
Esistono poi dei cibi neutri:
- aglio
- scalogno
- prezzemolo
- basilico
- pepe
- melanzane
- capperi
- latte vaccino
- caffè
- birra
- vino rosso
- olio
- aceto
- zucchero
- cipolla
- cioccolato fondente
I cibi neutri accelerano la digestione sia dei cibi lenti che di quelli veloci. Il concetto fondamentale di questo regime alimentare è quello di non mangiare insieme alimenti lenti e alimenti veloci.
Non si tratta in sostanza di una vera e propria dieta in cui si considerano calorie e quantità ma piuttosto una rieducazione alimentare volta ad alleggerire il lavoro digestivo. Secondo Adamski i primi risultati si ottengono già dopo 3-4 giorni.
Punti fondamentali della dieta Admaski sono dunque:
- La distinzione in cibi veloci, lenti o neutri
- L’importanza di non combinare tra loro cibi lenti e cibi veloci
Cosa mangiare
La dieta Adamski non esclude alcun tipo di alimento ma si focalizza piuttosto su come associare tra di loro i vari cibi e bevande. Non andrebbero mai associati tra di loro cibi lenti e cibi veloci per non intralciare il processo digestivo e rischiare che si protragga per troppe ore creando fermentazione e conseguenti disturbi.
Vietate dunque associazioni come latte e caffè e pane e marmellata. A colazione meglio prediligere yogurt e miele oppure pane con crema di nocciole. Spesso invece a pranzo e cena si consumano carne e pesce con il limone, anche questa associazione sarebbe errata, il succo di limone si sposa bene invece con la frutta. Vietata anche la pasta con il pomodoro!
È consentito un bicchiere di vino, meglio se rosso, a pasto.
Esistono dei cibi consigliati in quanto ricchi di proprietà: l’olio extravergine di oliva a crudo che lubrifica l’intestino evitando così che si depositino tossine. Si può consumare per gli stessi motivi anche il burro, sia pure con moderazione. Sconsigliato invece l’olio di palma che blocca la digestione.
Si consiglia di mangiare sufficienti quantità di fibre, sostanze che aiutano la salute intestinale grazie al fatto di favorire la corretta regolarità. Via libera dunque alla frutta fresca di stagione da consumare preferibilmente dopo le ore 12 e prima delle 17, orario in cui inizia a diventare più difficile da digerire.
Cibi particolarmente consigliati sono dunque:
- Olio extravergine di oliva
- Burro
- Frutta fresca
- Alimenti ricchi di fibre
Schema settimanale
Vi proponiamo uno schema settimanale della dieta Adamski a titolo puramente esemplificativo. Vi raccomandiamo, se volete sperimentare questo regime alimentare o perdere peso, di affidarvi ad un professionista per avere un piano personalizzato e capire qual è il modo migliore per dimagrire in base alle vostre esigenze.
Lunedi
Colazione: Pane con crema di nocciole e tè
Pranzo: pasta al pesto
Spuntino: frutta fresca (prima delle ore 17)
Cena: pesce con verdure
Martedì
Colazione: Yogurt e miele
Pranzo: risotto in bianco
Spuntino: frutta fresca (prima delle ore 17)
Cena: carne bianca con verdure
Mercoledì
Colazione: pane e burro
Pranzo: uova con verdure
Spuntino: frutta fresca (prima delle ore 17)
Cena: legumi con verdure e pane
Giovedì
Colazione: latte e cornflakes
Pranzo: pasta alla carbonara
Spuntino: frutta fresca (prima delle ore 17)
Cena: formaggio con verdure e pane
Venerdì
Colazione: Pane con crema di nocciole e thè
Pranzo: pesce al forno con verdure
Spuntino: frutta fresca (prima delle ore 17)
Cena: pasta e ceci
Sabato
Colazione: yogurt e miele
Pranzo: risotto con le zucchine
Spuntino: frutta fresca (prima delle ore 17)
Cena: pizza bianca con formaggio e verdure
Domenica
Colazione: latte e cornflakes
Pranzo: spezzatino con verdure
Spuntino: frutta fresca (prima delle ore 17)
Cena: insalata con verdure di stagione,formaggio e noci
Tecniche manuali
Il metodo Adamski non comprende solo la dieta ma vi associa anche alcune tecniche manuali che sostengono il lavoro di stomaco e intestino a livello di digestione e assorbimento dei nutrienti ma che li aiutano anche ad eliminare le tossine accumulate. Ci si serve di tecniche di massaggio viscerale, riflessologia e aromaterapia.
Dieta Adamski, controindicazioni
La dieta Adamski non è indicata per i soggetti intolleranti a latte e latticini a meno che non si escludano del tutto. Si tratta poi di una dieta ipocalorica che prevede delle combinazioni alimentari non sempre facili da seguire. È probabile quindi che ci si scoraggi un po’ nel portarla avanti. Vi consigliamo come sempre di rivolgervi ad un nutrizionista.
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Il parere dell’esperto
Abbiamo chiesto ad Alessandro Targhetta, medico ed esperto di intolleranze alimentari, cosa ne pensa della Dieta Adamski. Ecco cosa ci ha detto:
“La dieta Adamski, al di là di quello che si potrebbe pensare, non considera le intolleranze alimentari, ne tanto meno pensa di guarirle. Suddivide i cibi in Veloci, Neutri e Lenti a seconda della velocità con cui riusciamo a digerirli, ma in realtà i cibi si suddividono in Acidi, Neutri e Alcalini (e non è certo una novità! vedi la dieta alcalina)”.
C’è qualcosa di buono?
“Sicuramente considerare i cibi a seconda del loro pH e anche cercare di abbinarli bene durante la giornata, ovvero nei 4 pasti giornalieri che si consiglia di fare. È una dieta ipocalorica, quindi si mangia davvero poco, ovviamente così si perde peso!”.
Quali sono i punti deboli?
“Le combinazioni alimentari che propone non sono sempre corrette, inoltre l’uso che si fa di latticini freschi (vedi lo yogurt e il latte) non tiene conto delle più comuni intolleranze alimentari. La colazione poi il più delle volte troppo calorica e ricca di zuccheri, dopo poche ore in questo modo torna la fame e ci si sente stanchi. A mio parere ci sono delle buone intenzioni ma sviluppate male, sostanzialmente è una dieta che non consiglierei”.
Francesca Biagioli