Curcuma: storia, leggende e curiosità della spezia dai mille usi

Scopri le origini della curcuma, la sua storia e le leggende più curiose legate ad una delle spezie più amate e consumate

Scopri le origini della curcuma, la sua storia e le leggende più curiose legate ad una delle spezie più amate e consumate

La curcuma è forse una delle spezie più apprezzate ed adoperate al mondo per via dei tantissimi benefici che questa radice è in grado di donare al corpo. Che sia in cucina, nella cosmetica o nella medicina orientale, questa preziosissima polvere dal color giallo intenso è la protagonista indiscussa di moltissime preparazioni e conquista proprio tutti.

Storia della curcuma

Come tutte le spezie, la sua è una storia antichissima, fatta di viaggi, sapori, paesi e scenari lontani che ci portano alla scoperta di un’India primordiale di oltre 4000 anni fa. Sembrerebbe, infatti, che la curcuma sia stata scoperta proprio nell’entroterra indiano intorno al IV secolo a.C. e sia stata poi commercializzata, da allora, assieme ad aglio e zenzero per tutto il paese.

Le piante di curcuma, appartenenti alla famiglia delle Zingiberacee, e in particolare la curcuma longa da cui deriva la spezia, si sarebbero poi diffuse nei paesi limitrofi e nel mondo orientale, adattandosi perfettamente al clima qui presente. Prediligono infatti temperature calde, a tratti tropicali, ed inverni non rigidi. Questa grandiosa spezia sarebbe poi giunta sino a noi in Europa grazie agli arabi, nonostante non vi sia una datazione certa.

Etimologia della curcuma

Il suo attuale nome deriverebbe dal sanscrito kum-kuma, lingua ufficiale in India e tra le più antiche della famiglia degli idiomi indoeuropei, così come dall’arabo kour-koum, le cui influenze linguistiche hanno arricchito di molto i vocabolari stranieri. Curiosa è la traduzione di entrambi i termini, il cui significato è “zafferano”. Per via della somiglianza cromatica, la curcuma è stata quasi sempre associata, nel corso della storia, alla sorella originaria della Grecia e dell’Asia, da cui però differisce per qualità, costo e maggior peculiarità. In India la curcuma è senza dubbio tra le spezie più utilizzate dalla popolazione locale poiché questa viene considerata al pari di un farmaco, costituendo uno dei pilastri della tradizionale medicina ayurvedica. Le innumerevoli proprietà della curcuma, le hanno garantito una fama indiscussa negli anni nonché appellativi quali “zafferano delle indie” “regina tra le spezie”, “radice miracolosa” o altri sempre di origine sanscrita come vishagni, letteralmente “colei che uccide il veleno”.

Leggende sulla curcuma

Numerose sono le leggende legate alla polvere d’oro giallo, ormai sempre più facilmente reperibile anche nei comuni supermercati. Nei racconti orientali si narra che questa super spezia sia portatrice di buon auspicio, donando fortuna e serenità a coloro che la adoperano.

In India invece questa radice è ritenuta un emblema di purezza spirituale e non dovrebbe mai mancare nella celebrazione di riti religiosi, quali il matrimonio, dove ricorre di continuo. Le spose sono solite detergersi con prodotti a base di curcuma per risaltare la propria bellezza, indossare indumenti dai colori vibranti e ricevere dal futuro marito un cordoncino decorato e tinto con della curcuma per attrarre influssi positivi. Il colore così intenso, così radioso della curcuma è considerato un potente talismano in grado di allontanare le negatività e gli sguardi maligni e di rafforzare l’unione coniugale, rendendola stabile e longeva. Il giallo viene largamente adoperato nell’Induismo ed è il colore di uno dei sette chakra, del terzo più precisamente anche noto come chakra del plesso solare. Il terzo chakra, collegato all’elemento del fuoco, è simbolo di vitalità e consente al singolo di incanalare la forza e l’energia necessaria alla realizzazione dei propri desideri. Nei paesi asiatici sono invece i monaci ad indossare abiti di arancio, giallo o verde sgargianti, realizzati con coloranti naturali come la curcuma o foglie di spinaci che simboleggiano il legame con la terra e gli altri elementi del creato.

Curiosità sulla curcuma

Nella cucina asiatica, così come in quella mediorientale, le ricette che tra i propri ingredienti annoverano la curcuma o miscele con questa sono davvero infinite. La curcuma può essere consumata in polvere oppure sotto forma di radice fresca per arricchire pietanze sia dolci che salate. Moltissimi mix di spezie facilmente reperibili sono a base di curcuma, nonostante questi siano conosciuti con nomi differenti che non sempre ci fanno associare il prodotto che abbiamo tra le mani allo zafferano delle Indie.

E’ questo il caso del famosissimo curry, anche conosciuto come masala, una miscela di curcuma, peperoncino, zenzero ed altre spezie dal sapore deciso e piccante. E’ proprio la curcuma a conferire il caratteristico colore giallo vivo o giallo senape che questo mix possiede. Meno noto è forse il “colombo delle Antille”, una variante del curry indiano originaria dello Sri Lanka, sempre a base di curcuma, che spicca per la sua aromaticità.  

Come aumentare i benefici della curcuma

Sebbene l’utilizzo della curcuma sia quasi sempre consigliato e le eccezioni rimangono comunque poche – in particolare leggi qui le controindicazioni – la letteratura scientifica ha dimostrato che esistono delle combinazioni alimentari che favoriscono un assorbimento maggiore delle proprietà di questa radice, il cui principiale ingrediente è chiamato curcumina. La curcumina non rappresenta solamente un costituente chiave della curcuma, ma si sposa perfettamente con alcuni elementi di altre spezie. Per giovare al meglio dei benefici che la curcuma possiede, gli esperti suggeriscono infatti di assumerla sempre in concomitanza con del pepe, pepe di cayenna o del peperoncino in polvere. Questi contengono un alcaloide noto come “piperina” che, combinandosi con la curcumina dell’oro giallo, non solo aumenterebbe le capacità curative della radice miracolosa, ma consentirebbe di beneficiarne al pieno. L’assunzione combinata pepe-curcuma sembrerebbe avere in particolare una maggiore azione antiossidante ed antitumorale.

Non è forse una casualità che il paese d’origine della curcuma sia uno degli stati con il minor numero abitanti colpiti da tumore.

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