Per chi soffre di patologie cardiovascolari, bere un piccolo quantitativo di vino ogni giorno diminuisce il rischio di infarto e ictus
Per chi soffre di patologie cardiovascolari, bere un piccolo quantitativo di vino ogni giorno diminuisce il rischio di infarto, ictus, angina (dolore al petto causato da un’otturazione delle arterie) e morte precoce secondo questo studio.
La ricerca non si è rivolta all’intera popolazione, ma solo a quanti hanno avuto qualche patologia cardiaca: i pazienti che riprendono a bere alcolici dopo aver subito ad esempio un infarto non danneggiano la loro salute – a patto che tengano il consumo giornaliero molto basso. I ricercatori hanno infatti messo a confronto persone malate che si sono completamente astenute dal bere e altre che hanno consumato una bottiglia di vino o sei birre medie alla settimana per un’assunzione totale settimanale di 105 grammi di alcol: è emerso che una quantità limitata di alcol nel sangue protegge le persone malate di cuore dall’insorgenza di altri episodi gravi, che potrebbero portare anche a una morte precoce.
Si tratta di un quantitativo di alcol veramente esiguo – molto minore di quello raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (166 grammi di alcol alla settimana) o quello consigliato per gli uomini dalle autorità sanitarie statunitensi (196 grammi). Tuttavia, per godere dei maggiori benefici dell’alcol sul proprio cuore, questa dose andrebbe addirittura dimezzata.
(Leggi anche: Cosa accade al tuo cervello quando bevi anche solo un bicchierino d’alcol al giorno secondo un nuovo studio)
Lo studio ha raccolto le cartelle cliniche di più di 14.000 persone che hanno avuto un infarto, un ictus o che sono affette da angina pectoris, che sono state seguite nel loro percorso di vita dopo la malattia per venti anni. Fra di loro, coloro che hanno bevuto dai 6 agli 8 grammi di alcol al giorno (42/56 grammi alla settimana) hanno maggiormente beneficiato degli effetti positivi dell’alcool: in chi ha consumato 8 grammi di alcol al giorno si è osservato il 27% di rischio in meno di incorrere in un secondo evento cardiovascolare rispetto a persone che non bevono; tale percentuale sale al 50% per chi si è limitato a consumare solo 6 grammi di alcol al giorno.
Questi dati sono delle linee guida generali che si riferiscono a malati di cuore che hanno superato i quarant’anni e che non sono affetti da altre patologie: infatti, l’alcol aumenta il rischio per alcune patologie come la cirrosi, la tubercolosi o il cancro, e le persone che ne sono affette non dovrebbero proprio consumarlo; anche i giovani al di sotto dei quarant’anni dovrebbero evitare gli alcolici, che provocano gravi danni alla loro salute.
Inoltre, anche se questo e altri studi hanno dimostrato gli effetti positivi del bere moderato, gli esperti suggeriscono di non iniziare a bere alcolici se non si è abituati a farlo – anche se si soffre di cuore.
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Fonte: BMC Medicine
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