Panini del McDonald's in cambio di attrezzature scolastiche. I nostri ragazzi sono incoraggiati a mangiare junk food. Non è uno scherzo. Sta accadendo davvero. La nota multinazionale ha promosso un concorso in cui ha invitato gli studenti ad accumulare punti per far guadagnare al proprio istituto premi e supporti per la didattica
Panini del McDonald’s in cambio di attrezzature scolastiche. I nostri ragazzi sono incoraggiati a mangiare junk food. Non è uno scherzo. Sta accadendo davvero. La nota multinazionale ha promosso un concorso in cui ha invitato gli studenti ad accumulare punti per far guadagnare al proprio istituto premi e supporti per la didattica, per un valore di 8.000 euro.
Una bella cifra, che aiuterà le 20 scuole che si sono aggiudicate il montepremi, ma di certo non i ragazzi a seguire un’alimentazione salutare. Infatti, secondo l’iniziativa “McDonald’s Premia la scuola”, basta consumare i prodotti del fast food e successivamente registrarsi al sito.
“Oggi anche tu puoi aiutare la scuola, ti basta conservare lo scontrino del ristorante McDonald’s. Ogni euro speso vale un punto (3 punti se lo scontrino è stato emesso dal ristorante in EXPO) che potrai donare alla tua scuola preferita. L’istituto primo classificato per maggior punteggio in ogni regione vincerà premi in tecnologia e supporti per la didattica per un totale di 8.000 euro” si legge sul sito ufficiale dell’iniziativa.
Maggior punteggio significa dunque una cifra maggiore spesa dagli studenti all’interno del famoso fast food. McDOnald’s ha reso note sia le scuole vincitrici per punteggio che quelle estratte. Queste ultime potevano aggiudicarsi uno dei 20 Kit multimediali per la didattica, uno per regione, del valore di 2.000 euro ciascuno. Anche in questo caso, il requisito per partecipare all’estrazione era aver raggiunto la soglia di 500 punti.
Una vicenda che, com’è facilmente intuibile, ha scatenato il caos. Ne è nata un’interrogazione parlamentare del Movimento 5 Stelle. Quest’ultimo ha attaccato il Ministero dell’Istruzione dopo che il sottosegretario al Miur Davide Faraone aveva riferito di non saperne nulla riguardo all’iniziativa. Ecco il commento dei parlamentari del Movimento 5 Stelle alla Camera commentando la risposta all’interrogazione a prima firma Gianluca Vacca:
“McDonald’s, il colosso del ‘junk food’ promuove in tutta Italia una campagna con raccolta punti, finalizzata a premiare le scuole con fondi da destinare alla didattica, e il sottosegretario Faraone ci racconta che il Miur di questa iniziativa non ne sapeva nulla. Insomma, al ministero cadono dalle nuvole. In sostanza McDonald’s dice alle scuole: più mangiate da noi, più punti raccoglierete e maggiori saranno le possibilità che riceviate un premio in denaro. In Abruzzo sono due le scuole primarie premiate: la Caldari di Ortona, che addirittura sembra aver raccolto quasi 22 mila punti, ovvero 22 mila euro spesi al McDonald’s, e la Mazzocco di Montesilvano con 1300 punti, vale a dire 1300 euro di spesa. Questo caso è solo l’ultimo esempio di un problema molto più vasto: il governo non investe i fondi necessari per l’istruzione, – obbligando tra l’altro moltissimi genitori a mettere mano al portafogli con i contributi volontari – e, così facendo manda la scuola pubblica alla deriva, dove diventa preda dei privati e degli sponsor”.
Ma per Faraone si tratta di polemiche montate a tavolino:
“Complotti, lobby di potenti, corruzione e disfacimento di sani costumi: i grillini ce le mettono tutte pur di combattere le loro battaglie contro i mulini a vento. E distogliere l’attenzione. Questa volta i potenti del mondo, che per comodità chiameremo McDonald’s, avrebbero deciso di distruggere il nostro Paese, con il beneplacito e l’assenso degli ignavi italioti, che per comodità chiameremo scuole e Miur. La polemica montata a tavolino dai cinque stelle contro un Ministero disposto, a loro dire, a ingozzare i ragazzi di junk food pur di non tirar fuori neanche un centesimo per il funzionamento delle scuole è ridicola. E stanca”.
Assicura il sottosegretario che è stato raddoppiato il fondo di funzionamento alle scuole con risorse che permetteranno di garantire servizi efficienti e una programmazione mirata e stabile. Ma non solo: è stata inserita l‘educazione alimentare tra gli obiettivi principali della legge 107.
Ma oggi la realtà è che nelle scuole italiane, catene come il McDonald’s trovano ancora posto per far breccia nella pancia degli studenti.
Francesca Mancuso
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