Cibo spazzatura: infiammano di più che i grassi animali

Attenzione al cibo spazzatura! Non soltanto patatine fritte, dolciumi, merendine e piatti da fast-food vengono sconsigliati direttamente da parte di coloro che lavorano o hanno lavorato all’interno di alcune delle più note catene take-away, ma la scienza prosegue nella ricerca al riguardo, mettendo in guardia soprattutto coloro la cui dieta sia composta per la maggior parte da junk food, con particolare riferimento a quegli alimenti spazzatura confezionati ricchi di grassi idrogenati.

Junk food. Attenzione al cibo spazzatura! Non soltanto patatine fritte, dolciumi, merendine e piatti da fast-food vengono sconsigliati direttamente da parte di coloro che lavorano o hanno lavorato all’interno di alcune delle più note catene take-away, ma la scienza prosegue nella ricerca al riguardo, mettendo in guardia soprattutto coloro la cui dieta sia composta per la maggior parte da junk food, con particolare riferimento a quegli alimenti spazzatura confezionati ricchi di grassi idrogenati.

Secondo le ricerche condotte dagli esperti della Duke University e della University of North Carolina, i risultati delle quali sono stati pubblicati all’interno della rivista PlosOne, i cibi spazzatura accrescerebbero il rischio di contrarre malattie come l’ictus ed il diabete di tipo 2, oltre che patologie coronariche. Tali malattie sarebbero strettamente legate alle abitudini alimentari di ciascun paziente, come emerso dalle osservazioni e dai test effettuati dai ricercatori su tre differenti gruppi di pazienti.

Al primo gruppo di essi era stato richiesto di seguire un’alimentazione perfettamente equilibrata, il secondo gruppo avrebbe dovuto cibarsi scegliendo prevalentemente alimenti ricchi di grassi animali, mentre il terzo gruppo avrebbe dovuto dare la propria preferenza al cibo spazzatura. Gli studiosi hanno potuto notare in questo modo come il rischio maggiore di contrarre malattie gravi come quelle soprannominate fosse da attribuire al terzo gruppo di pazienti. Anche il secondo gruppo risultava a rischio, sebbene in maniera minore. Bene invece per chi aveva seguito una dieta equilibrata.

Alimenti da fast-food e junk food non possono dunque certamente costituire la base alimentare di coloro che desiderano vivere a lungo ed in piena salute, evitando patologie che possono essere prevenute attraverso la cura della propria alimentazione. Se si pensa che il junk food, oltre a contenere grassi vegtali idrogenati come l’olio di palma, come spesso avviene in creme spalmabili e snack sia dolci che salati, sia spesso ricco di grassi di provenienza animale, derivanti dall’impiego di burro o strutto, ben si comprende come esso non possa essere parte di una dieta leggera, salutare ed equilibrata. Largo dunque a frutta e verdura, cereali in chicco e legumi, e stop a merendine e ad alimenti confezionati con ingredienti di dubbia provenienza.

Marta Albè

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