Una recente ricerca condotta dai dipartimenti di biologia e biotecnologie della Sapienza Università di Roma, in collaborazione con il Laboratorio di neurobiologia cellulare della Fondazione Santa Lucia, ha rivelato una correlazione tra la carenza di vitamina B6 e lo sviluppo di tumori maligni.
La vitamina B6 è un composto idrosolubile con proprietà antiossidanti, essenziale per il corretto funzionamento di enzimi coinvolti in molte reazioni metaboliche. La sua mancanza può provocare danni al DNA e anomalie cromosomiche, aumentando il rischio di sviluppare tumori.
La vitamina B6 è presente in molti alimenti comuni, tra cui carni bianche, pesce, spinaci, patate e legumi. Le carenze di questa vitamina sono rare nei paesi sviluppati, ma possono verificarsi a causa di farmaci, abuso di alcol o patologie come il diabete e sindromi di malassorbimento.
Lo studio
Lo studio ha esaminato per la prima volta il ruolo della vitamina B6 e hanno dimostrato che una carenza di questa vitamina può trasformare tumori benigni, causati dall’oncogene RasV12, in tumori più aggressivi e capaci di produrre metastasi.
L’esperimento ha permesso di monitorare la progressione dei tumori e delle metastasi. Dopo aver ridotto i livelli di vitamina B6, è stato osservato un aumento dell’aggressività dei tumori.
Gli scienziati prevedono che lo studio potrebbe essere utilizzato in futuro per studiare come la carenza di altri micronutrienti possa influenzare la formazione e la metastatizzazione dei tumori.
I risultati hanno sottolineato l’importanza di monitorare i livelli di vitamina B6 e di considerare l’integrità del genoma come possibile indicatore predittivo nei casi di carenza. Inoltre, viene ribadito il ruolo cruciale della dieta nella prevenzione dei tumori maligni.
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Fonte: Cell Death & Desease
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