Anche la carne di maiale è piena zeppa di antibiotici che creano resistenza. I test di Greenpeace

Carne di maiale agli antibiotici pericolosi per la salute umana. Gli allevatori usano troppi antibiotici e a volte i valori sono altissimi. Già il ministero dell’Agricoltura tedesco in un rapporto aveva spiegato cosa succede ai suini che in poche settimane ingrassano a dismisura, ecco adesso una nuova analisi di Greenpeace Austria.

Carne di maiale agli antibiotici pericolosi per la salute umana. Gli allevatori usano troppi antibiotici e a volte i valori sono altissimi. Già il ministero dell’Agricoltura tedesco in un rapporto aveva spiegato cosa succede ai suini che in poche settimane ingrassano a dismisura, ecco adesso una nuova analisi di Greenpeace Austria.

Greepeace Austria ha testato la carne di maiale: 

“Il nostro test mostra in modo allarmante come gli allevamenti intensivi mettono a repentaglio la salute di esseri umani e animali”, afferma Jens Karg di Greenpeace in Austria.

Ai suini, dunque, secondo l’organizzazione verrebbero somministrati troppi antibiotici. Il test è stato effettuato in un laboratorio indipendente e la carne è stata prelevata dal commercio al dettaglio di catene alimentari austriache.

I campioni contaminati sono cinque e contengono germi MRSA o ESBL nocivi che sono nocivi. In due dei campioni erano presenti entrambi i patogeni. Come sappiamo, i germi resistenti agli antibiotici sono diventati un problema per la salute umana.

Questo tipo di patogeni, secondo Greenpeace può causare polmonite e nel peggiore dei casi, questa infezione diventa letale proprio a causa della resistenza agli antibiotici.

“I batteri resistenti agli antibiotici stanno diventando sempre più un problema di salute in tutto il mondo e arrivano a casa nostra attraverso la carne “, afferma Sebastian Theissing-Matei di Greenpeace in Austria.

In realtà, il governo federale aveva già parlato di una riduzione dell’uso degli antibiotici negli allevamenti, ma questo solo in parte si è verificato. È quanto emerge da un rapporto del ministero dell’Agricoltura, della NDR e della SZ che mostra come il fenomeno interessi anche polli, tacchini e vitelli. Il governo avrebbe dovuto fare una riforma di legge sui farmaci ben cinque anni fa, ma ad oggi la situazione non è migliorata di molto.

Per questo, Greenpeace chiede un’inversione di tendenza in merito alle sovvenzioni agricole dell’UE, migliori condizioni di vita negli allevamenti, la riduzione dell’uso di antibiotici.

E in Italia, quando avremo dei dati certi sugli allevamenti?

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Dominella Trunfio

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