Siamo convinti che la carne bianca sia da preferire rispetto a quella rossa perché non aumenta il colesterolo: uno studio recente smentisce questa credenza e mostra come gli effetti sul colesterolo siano i medesimi a prescindere dal tipo di carne consumata.
Siamo convinti che la carne bianca sia da preferire rispetto a quella rossa perché non aumenta il colesterolo: uno studio recente smentisce questa credenza e mostra come gli effetti sul colesterolo siano i medesimi a prescindere dal tipo di carne consumata.
Carne bianca e carne rossa: gli effetti sul colesterolo sono gli stessi
La convinzione secondo la quale il consumo di carne bianca non aumenterebbe i livelli di colesterolo “cattivo” come avviene con la carne rossa sembrerebbe infondata: è quanto emerge da uno studio appena pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition.
Lo studio ha confrontato i livelli di lipidi e lipoproteine presenti nel sangue seguendo una dieta ricca di grassi saturi rispetto ai livelli riscontrati in chi segue un regime alimentare ricco di grassi insaturi e polinsaturi.
Lo studio ha coinvolto 113 partecipanti, uomini e donne, e i soggetti sono stati divisi in due gruppi in modo casuale. Ai due gruppi sono state somministrate due differenti diete: una ad alto tenore di grassi saturi e l’altra a basso contenuto di grassi saturi. Le fonti proteiche delle diete derivavano da carni bianche, carni rosse, latticini e fonti vegetali.
I ricercatori hanno concluso che entrambi i tipi di carne hanno il medesimo effetto su colesterolo e trigliceridi se i livelli di grassi saturi della dieta si equivalgono.
Per quanto riguarda invece l’assunzione di proteine da fonti vegetali come i legumi non sono invece stati riscontrati aumenti dei lipidi ematici.
I risultati sono in linea con le raccomandazioni che promuovono diete con un’alta percentuale di alimenti a base vegetale e smentiscono la credenza secondo la quale la carne bianca rappresenti una scelta migliore rispetto alla carne rossa nel controllo di colesterolo e trigliceridi e nella riduzione del rischio cardiovascolare.
Perché i grassi saturi fanno male
I regimi alimentari ricchi di grassi saturi determinano un aumento di colesterolo LDL, comunemente chiamato colesterolo cattivo. Il colesterolo LDL rappresenta la via grazie alla quale il colesterolo prodotto dal nostro organismo o assunto con gli alimenti può raggiungere i vari tessuti e gli organi del nostro corpo.
Il colesterolo è una molecola molto importante per il nostro organismo: è coinvolto infatti nella produzione di vitamina D, ormoni steroidei e sali biliari ed è indispensabile per regolare la fluidità delle membrane di tutte le nostre cellule. Quando però il colesterolo risulta in eccesso, le LDL in circolo sono troppo elevate e possono accumularsi a livello dei vasi sanguigni.
L’accumulo delle LDL a livello della parete dei vasi può determinare l’aterosclerosi, cioè quel processo che porta alla graduale ostruzione delle arterie. L’aterosclerosi può a sua volta essere causa di infarti, ictus e altre patologie cardiovascolari.
Uno stile di vita corretto e una dieta povera di grassi saturi sono in grado di mantenere i giusti livelli di colesterolo ematico, riducendo dunque il rischio di malattie cardiovascolari.
Tatiana Maselli
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