Caffè ai funghi: spopola online ma è davvero benefico? Il parere degli esperti (e quanto consumarne al giorno)

Il caffè ai funghi sembra essere diventato una tendenza virale che sta attirando molti consumatori in tutto il mondo. Ma cosa ne pensano gli esperti di questa miscela di chicchi di caffè e funghi medicinali come reishi e chaga?

Che il caffè venga in qualche modo “aromatizzato” non è una novità ma il caffè ai funghi è qualcosa di un po’ diverso, dato che promette di offrire ai consumatori una serie di vantaggi per la salute. Si tratta di una tendenza che sta catturando l’attenzione dei consumatori un po’ in tutto il mondo ma di cosa si tratta esattamente? E quanto c’è di vero?

Questa bevanda unisce funghi medicinali macinati, come Reishi, Chaga, Coriolus (coda di tacchino) e Hericium erinaceus (criniera di leone), insieme ai tradizionali chicchi di caffè.

Uno dei punti chiave sottolineato dalle aziende produttrici è che il caffè ai funghi contiene meno caffeina rispetto a quello classico. In effetti, questa bevanda offre in media circa la metà della caffeina di una tazza di caffè standard. Questo potrebbe essere un vantaggio per coloro che sono sensibili a tale sostanza, evitando così problemi come pressione alta, aumento della frequenza cardiaca e difficoltà a dormire.

Il caffè ai funghi ha guadagnato popolarità soprattutto online ma le affermazioni sui benefici della bevanda, tra cui la riduzione dello stress, il supporto del sistema immunitario e la gestione dell’infiammazione, sono accolte con scetticismo da alcuni esperti.

Le perplessità degli esperti

Tra questi Katherine Donelan, dietista clinica presso la Stanford Health Care, che sottolinea che mentre i funghi hanno dimostrato benefici, la forma essiccata e preparata per il caffè potrebbe non mantenere intatte tutte le proprietà nutrizionali. La dottoressa ha dichiarato:

Sebbene ci siano alcune prove promettenti, sono necessarie ulteriori ricerche sul caffè ai funghi specificamente per verificare questi effetti sulla salute. (…) È probabile che i funghi secchi conservino alcuni dei loro benefici, ma avrà lo stesso impatto che mangiarli crudi o mangiarli leggermente cotti? Probabilmente no. Più si altera un alimento, più può perdere i benefici nutrizionali.

La sicurezza è un altro aspetto controverso. Emily Rubin, presidente delle pubbliche relazioni per la Philadelphia Academy of Nutrition e Dietetic, avverte infatti che non esistono studi sul quantitativo di caffè ai funghi da non superare e non è noto se la bevanda possa interagire con i farmaci:

Non esistono studi per determinare la quantità sicura di caffè ai funghi o se esiste un livello di tossicità. Non conosciamo la popolazione che ne trarrebbe realmente beneficio. Ancora più importante, non sappiamo se i funghi medicinali interagiscono con i farmaci, il che potrebbe costituire un problema per la sicurezza.

Alcune varietà di funghi presenti nella bevanda, ad esempio il chaga (ricco di ossalati), possono poi causare problemi a chi è a rischio di calcoli renali. Anche il Reishi, sopratutto se consumato in alte dosi, può presentare delle controindicazioni. Si tratta di precauzioni di sicurezza che i consumatori dovrebbero conoscere ma spesso non è così, anche perché il caffè ai funghi viene venduto principalmente online, dunque senza il “filtro” di un esperto che possa consigliare.

La bevanda ai funghi, secondo gli esperti, può anche causare problemi digestivi. 

Oltre alle controversie sui reali benefici e la sicurezza, il caffè ai funghi è di base molto più costoso rispetto al caffè tradizionale (spesso il prezzo è addirittura il doppio). Questo fa ancora di più riflettere e porta a chiedersi se il beneficio potenziale della bevanda giustifichi il costo elevato.

La dose da non superare

A coloro che cercano di ottenere i massimi benefici dai funghi, gli esperti parlano in modo chiaro: mangiare i funghi freschi è la scelta migliore. La dottoressa Rubin ricorda che questa opzione fornisce non solo i benefici sopracitati ma anche fibre, vitamine del gruppo B, selenio e potassio.

Tuttavia, per coloro che non sono inclini a consumare funghi freschi, il caffè ai funghi potrebbe rappresentare una via alternativa per ottenere alcuni dei benefici. È importante, tuttavia, prestare attenzione agli ingredienti e limitarne il consumo a due tazze al giorno.

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