Sorseggiare fino a 5 caffè al giorno, anche decaffeinato, diminuirebbe l’incidenza di morti premature per qualsiasi tipo di causa
Per il caffè il numero perfetto è 5. Cinque tazze al dì al massimo. E non solo perché è già stato appurato che terrebbero lontano l’Alzheimer, ma anche perché il caffè, anche decaffeinato, sarebbe un vero e proprio elisir di lunga vita.
Sorseggiare fino a 5 caffè al giorno, infatti, diminuirebbe l’incidenza di morti premature per qualsiasi tipo di causa e in particolare per diabete, per il morbo di Parkinson, per malattie cardiovascolari e neurologiche, riducendo addirittura le probabilità di suicidarsi.
A dirlo è quello che pare sia uno dei più vasi studi in materia, condotto alla Harvard University. I dati provengono dall’analisi della salute seguita per 30 anni di circa 160mila donne – parte del “Nurse Health study” – e di 40mila uomini. Tutti i volontari hanno compilato questionari sulle loro abitudini alimentari ogni 4 anni e dalle indagini condotte dagli studiosi guidati da Ming Ding, è emerso che i consumatori abituali moderati – ossia bevitori da 3 a 5 tazzine al giorno di caffè – hanno sofferto meno di morti premature, anche bevendo la bevanda decaffeinata.
I composti bioattivi del caffè riducono la resistenza all’insulina e l’infiammazione sistematica – ha detto il primo autore Ming Ding, uno studente di dottorato presso il Dipartimento di Nutrizione. Questo potrebbe spiegare alcuni dei nostri risultati. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per indagare i meccanismi biologici che producono questi effetti”.
In tutta la popolazione presa in esame per lo studio, insomma, il consumo moderato di caffè è stato associato alla riduzione del rischio di morte per malattie cardiovascolari, diabete, malattie neurologiche come il morbo di Parkinson, e per suicidio, mentre il consumo di caffè non è stato associato a morti per cancro. Le analisi hanno preso in considerazione i potenziali fattori come il fumo, l’indice di massa corporea, l’attività fisica, il consumo di alcol e altri fattori dietetici.
Uno studio, questo, che sembra andare un po’ in conflitto con le ultime raccomandazioni dell’Efsa secondo cui ci si può concedere al massimo quattro tazzine al giorno di caffè, per evitare di incorrere in problemi del sistema cardiovascolare e del sistema nervoso centrale. Vero è che l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare faceva soprattutto riferimento ai giovani al di sotto dei 18 anni e alle donne in dolce attesa, ma forse la verità sta nel mezzo ed è esclusivamente soggettiva. Non eccedere nemmeno col caffè e seguire uno stile di vita sano sono il viatico perfetto per una vita lunga e in salute.
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