Consumare bevande ricche di zuccheri aggiunti aumenta il rischio di patologie tumorali, secondo questo nuovo studio
Consumare bevande ricche di zuccheri aggiunti aumenta il rischio di patologie tumorali, secondo questo nuovo studio. Ennesima prova che questi prodotti confezionati fanno tutt’altro che bene al nostro organismo.
Molti dei prodotti confezionati, che mangiamo o beviamo ogni giorno, sono addizionati da zuccheri artificiali (spesso nascosti sotto mentite spoglie), che fanno tutt’altro che bene alla nostra salute e che provocano anzi molto problemi. In particolare, le bevande zuccherine rappresentano la maggiore fonte di zuccheri ‘aggiunti’ nella dieta di molte persone.
Sotto la definizione di bevande zuccherine si nascondono molti tipi di bibite – dai succhi di frutta agli energy drinks, dai the in bottiglia fino alle acque aromatizzate. Insomma, mondo variegato, popolato da prodotti diversi rivolti a diverse fasce di mercato – paradossalmente, accomunano amanti dello sport (gli integratori di sali minerali dai gusti e dai colori più bizzarri), bambini e avventori dei fast-food. Le persone che consumano con regolarità tali bevande sono più propense a incappare in problemi di salute come obesità, patologie del fegato, diabete di tipo 2, problemi cardiovascolari, gotta e artrosi.
(Leggi anche: Hai una dipendenza dallo zucchero? 10 segnali per identificarla e come combatterla)
Un nuovo studio, inoltre, collega l’assunzione frequente di bevande zuccherine a maggiori possibilità di ammalarsi di tumore del colon-retto – il terzo cancro più diffuso negli Stati Uniti, sia tra gli uomini che tra le donne. i ricercatori statunitensi hanno condotto questo studio intervistando più di 96.000 donne: queste hanno compilato ogni quattro anni dei questionari relativi alle loro abitudini alimentari e al loro consumo di bibite zuccherate.
È emerso che le donne che hanno dichiarato di bere due o più bevande zuccherine al giorno hanno raddoppiato il rischio di sviluppare il tumore del colon-retto prima dei 50 anni rispetto alle donne che hanno dichiarato di bere meno di una bevanda zuccherina alla settimana. In pratica, ogni bevanda zuccherina consumata (si parla di una quantità media di circa 250 ml) è associata con un rischio del 16% in più di sviluppare il tumore prima dei 50 anni e del 32% fra i 13 e i 18 anni.
Molte persone che consumano queste bibite spesso non si rendono conto di quanti zuccheri stiano assumendo – ciò è dovuto anche a etichette poco chiare e all’uso di dolcificanti diversi dallo zucchero semplice, che hanno nomi non immediatamente associabili alla dolcezza (come il destrosio, il saccarosio, il fruttosio, lo sciroppo di riso…). Questo schema mostra la quantità di zuccheri contenuta nelle bevande consumate più comunemente:
Come fare quindi a limitare il consumo di tali bibite che, purtroppo per noi, sono molto buone al palato? Innanzitutto, evitare di fare scorte di bibite zuccherine quando si va a fare la spesa al supermercato. Se l’acqua liscia non ci piace, possiamo arricchirla di sapore in modo naturale, aggiungendo qualche fettina di limone o qualche foglia di menta. Quando siamo al bar, optiamo per caffè senza zucchero, macchiandolo magari con bevande vegetali (come quella di soia o di mandorle) piuttosto che con il latte, che naturalmente contiene zuccheri. Inoltre, è bene portare sempre con sé una bottiglietta d’acqua fresca: in questo modo, oltre a non consumare inutile plastica, non cadremo nella tentazione di acquistare una bottiglia o una lattina di bevanda non salutare.
Fonti: Gut / CDC / National Institutes of Health
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