Un nuovo studio evidenzia come le bevande dietetiche non siano migliori a quelle zuccherate, entrambe aumentano il rischio cardiovascolare
C’è ancora chi ritiene che le bevande dietetiche, ossia quelle senza zucchero, siano una sana alternativa, visto il loro basso contenuto calorico. Gli esperti hanno più volte avvisato che non è affatto così. Ora arriva la conferma da una nuova ricerca che mostra come le bevande “diet” aumentino il rischio di malattie cardiache.
Un team di esperti dell’Università della Sorbonne Paris Nord, Inserm, Inrae, Cnam, guidati da Eloi Chazelas, ha condotto uno studio sulle bevande dietetiche, evidenziando come queste non siano affatto soluzioni migliori di quelle che contengono zucchero. In entrambi i casi, infatti, un consumo costante ci espone a rischi cardiovascolari.
Per arrivare ad affermare questo, i ricercatori hanno esaminato i dati del gruppo francese NutriNet-Santé, relativi ad un campione di 104.760 partecipanti che avevano compilato questionari relativi alla loro dieta, l’attività fisica praticata e lo stato di salute a intervalli regolari di sei mesi.
Per ogni categoria di bevande, i partecipanti sono stati divisi in non consumatori, consumatori sporadici (quelli che le bevevano occasionalmente) e consumatori elevati (coloro che le bevevano regolarmente).
Parallelamente, i ricercatori hanno esaminato chi, tra il campione di persone, aveva riscontrato casi di malattie cardiovascolari (come ictus, attacco ischemico transitorio, infarto miocardico, sindrome coronarica acuta e angioplastica) dal 2009 al 2019.
Alla fine dell’analisi, gli esperti hanno evidenziato che i partecipanti che consumavano bevande zuccherate avevano un rischio maggiore di malattie cardiovascolari, il che non era una sorpresa, dal momento che lo zucchero è collegato a una serie di problematiche di salute.
Tuttavia, hanno anche scoperto che coloro che consumavano versioni dietetiche di bevande dolci (contenenti sostanze come aspartame, stevia e sucralosio) avevano un rischio altrettanto elevato, rispetto ai loro coetanei che non consumavano affatto bevande zuccherate.
Come ha dichiarato Eloi Chazelas:
“Il nostro studio suggerisce che le bevande zuccherate artificialmente potrebbero non essere un sostituto salutare delle bevande zuccherate, e questi dati forniscono ulteriori argomenti per alimentare l’attuale dibattito su tasse, etichettatura e regolamentazione delle bevande zuccherate e delle bevande zuccherate artificialmente”.
La ricerca ha comunque dei limiti, innanzitutto mostra solo un’associazione tra i due fattori, non una causa diretta e inoltre non ha fatto distinzione tra i diversi tipi di dolcificanti artificiali, che potrebbero non avere gli stessi effetti sul rischio cardiovascolare.
Per questo, i ricercatori stessi hanno ammesso che il legame tra malattie cardiache e bevande zuccherate artificialmente dovrebbe essere ulteriormente esaminato in un gruppo su più larga scala.
Esistono comunque già precedenti studi che sono arrivati più o meno alle stesse conclusioni.
Fonti: CNN / Journal of the American College of Cardiology
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