Il crudismo nasce insieme ai primi uomini che popolavano la terra all’età della pietra; fino a prima della scoperta del fuoco, essi si cibavano di frutti, bacche e animali esclusivamente crudi
Il crudismo nasce insieme ai primi uomini che popolavano la terra all’età della pietra; fino a prima della scoperta del fuoco, essi si cibavano di frutti, bacche e animali esclusivamente crudi.
Il loro intestino era molto simile a quello dei primati, anch’essi frugivori ed ampiamente differente dai classici onnivori come maiali ed orsi o carnivori come tigri e leoni.
Noi come loro, non possediamo quelle grandi mascelle che servono per masticare la carne, né tantomeno un intestino corto per digerirla al meglio, per cui possiamo ritenere di essere stati progettati per cibarci di frutta ed ortaggi, possibilmente crudi.
Il crudismo vegano non va considerato alla stregua di una “scelta estrema”, quanto un modo diverso di ragionare e percepire il cibo fondato su motivazioni etiche e profonde.
Questa dieta si basa sul rispetto di tutti gli esseri viventi, la cui sofferenza e successiva morte non è mai giustificabile con la nostra tradizione culinaria.
Mangiare cibi crudi significa mangiare cibi “vivi” nel pieno delle loro proprietà nutritive ed energetiche, che durante il processo di cottura, vengono quasi completamente disperse. La digestione di un alimento crudo è molto più semplice per il nostro corpo, rispetto ai cibi cotti. Questo perché?
Le temperature superiori a 42° gradi centigradi modificano la struttura chimica degli alimenti, distruggendo enzimi, fondamentali per la digestione, e vitamine, cambiando il ph dei cibi rendendoli acidificanti e trasformando i sali minerali da organici ad inorganici. (Paul Kouchakoff “L’influenza della cottura degli alimenti sulla composizione ematica dell’uomo”, 1930)
È forse un caso che nessun altro animale sulla terra cuocia il proprio cibo e che nessun altro animale a parte l’uomo soffra così tanto di problemi e malattie ad esso legati?
Il passaggio da una dieta tradizionale a quella crudista vegana deve essere fatto molto lentamente, a piccoli passi, perché si attiva un processo di disintossicazione con effetti molto forti e talvolta sgradevoli per il nostro corpo.
Questa fase di reazione, che spesso comprende nausea, capogiri e diarrea è da considerarsi assolutamente normale: passare da un alimentazione che seguiamo fin da bambini, al nuovo regime, richiede al nostro organismo di abituarsi gradualmente, alla grande quantità di fibre contenuta nei vegetali.
Sono le tossine, sedimentate nel nostro organismo, che prima di essere eliminate, vengono rimesse in circolo dopo anni ed anni di alimentazione tradizionale, provocando questi fastidiosi effetti. Ma questo significa che il nostro corpo sta rispondendo nel modo corretto al nuovo regime, rinnovandosi e rigenerandosi (Valdo Vaccaro “Alimentazione naturale” –2009).
Associando nel modo corretto gli alimenti garantiamo al nostro organismo una digestione ottimale, che ci permette di sentirci leggeri e pieni di energia.
Secondo l’igienismo, corrente di pensiero fondata da Herbert Shelton, e strettamente collegata al crudismo, l’alimentazione è solo uno dei fattori che ci possono portare ad una situazione di salute e benessere.
A questa va aggiunto uno stato emozionale positivo, cioè approcciarsi alla vita con il buonumore; in più occorre dedicarsi intensamente all’attività fisica ed esporsi il più possibile (con le dovute precauzioni) alla luce diretta del sole.
Dovremo adottare progressivamente un sistema di respirazione profonda e ritmata, riposarci adeguatamente ed evitare in tutti i modi possibili lo stress, dando sempre la priorità alla salute (Herbert Shelton “Introduzione all’igiene naturale”, 1922).
Seguire la –ti permetterà di raggiungere il tuo peso ideale, grazie all’eliminazione di zuccheri e grassi contenuti nei cibi confezionati, e ti donerà un’energia vitale inaspettata, una voglia di fare continua e concreta.
Ma i benefici non finiscono qui, mangiare crudo ti porterà progressivamente ad eliminare i fastidiosi mal di testa e la spossatezza causata dalla digestione; la tua pelle tornerà ad essere luminosa, le giunture rigenerate, e ti sentirai in una condizione di vero benessere.
Tutto ciò è possibile solamente cambiando in modo graduale e consapevole il tuo stile di vita “tradizionale”, ed affrontando questo percorso “disintossicante” con l’unico obiettivo di sentirci finalmente in pace con noi stessi e con il mondo che ci circonda.
FONTI:
1. Thomas Henry Huxley, “Mans place in nature and other anthropological”, London, Macmillan and Co., 1906.
2. Paul Kouchakoff “L’influenza della cottura degli alimenti sulla composizione ematica dell’uomo”-1930
3. Valdo Vaccaro “Alimentazione naturale” –2009
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