I cetrioli, scagionati dall'accusa di aver provocato le morti per via dell'E. Coli lasciano il posto ai germogli di Soia. A riferirlo è stato il Ministero della Sanità tedesco che sta facendo luce sulla questione
Da giorni si parla ormai dell’Escerichia Coli, l’enterobatterio che ha causato soltanto in Germania 21 morti. Per giorni è stato ipotizzato che alla base dell’infezione, e dei decessi, ci fossero stati i cetrioli, provenienti dalla Spagna. Notizia poi smentita dalle autorità tedesche, seguita da una scia di malumore proveniente dalla penisola iberica. Ma anche i cetrioli, secondo gli ultimi aggiornamenti, sarebbero stati scagionati dall’accusa di favorire la diffusione del batterio killer. I colpevoli dell’infezione da E.coli sarebbero infatti i germogli di soia.
Secondo il ministro della Sanità tedesco, Daniel Bahr, i maggiori sospettati sono proprio i germogli di soia provenienti da un’azienda biologica della Bassa Sassonia. “Abbiamo degli indizi chiari che un’azienda di Uelzen sia la fonte dell’infezione, ma dobbiamo attendere la conferma dei test di laboratorio” precisa Bahr.
Ancora non è stato accertato se la merce infettata sia ancora in commercio. I germogli di soia sono utilizzati soprattutto all’interno nella cucina etnica e tra i vegetariani. Meno diffusi nel nostro paese, dove, secondo Coldiretti, la coltivazione è prevalentemente casalinga. Dunque, nessun allarme in Italia: “I germogli di soia che hanno un sapore vagamente simile al burro si ricavano dal germoglio appena nato dal seme per essere consumati come verdure. Si tratta di un mercato di nicchia molto ristretto diffuso nella cucina etnica e tra i vegetariani per l’importante apporto di proteine. In Italia sono consumati in estate da soli o come condimento e sono venduti in buste, vassoi o in scatola ma recentemente – sottolinea la Coldiretti – si è diffusa anche la coltivazione casalinga“.
In tutta l’Europa, secondo l’ European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc), fino ad oggi sono stati segnalati 1.605 casi di Escherichia Coli Enteroemorragica (Ehec), 6 dei quali fatali, e 658 di Sindrome emolitico-uremica (Sue), 16 mortali. Di questi, la maggior parte si sono verificati in Germania: 627 casi di Sue e 1.536 di Ehec, per un totale di 2.163.
Oltre alla Germania, sono in allarme anche la Gran Bretagna con 4 nuovi casi di Ehec, la Danimarca (1) e la Svezia con 32 Eceh e 15 Sue.
Piccola riflessione. Se fosse proprio la soia il veicolo dell’infezione dell’Escherichia Coli, il fatto che la quasi totalità (c’è chi parla del 99,5%) di quella prodotta nel mondo sia OGM, secondo voi, non ha nulla a che vedere con l’epidemia?
Francesca Mancuso
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