Arance rossedi Sicilia. Un frutto dal colore caldo e solare, anche se sorprendentemente tipico della grigia stagione invernale, in grado di combattere tantissimi inestetismi e persino patologie. Ottima fonte di Vitamina C, questa varietà di agrumi, unica nel loro genere, è una grande fonte di antocianine, potenti sostanze antiossidanti responsabili anche dello straordinario colore.
Arance rossedi Sicilia. Un frutto dal colore caldo e solare, anche se sorprendentemente tipico della grigia stagione invernale, in grado di combattere tantissimi inestetismi e persino patologie. Ottima fonte di Vitamina C, questa varietà di agrumi, unica nel loro genere, è una grande fonte di antocianine, potenti sostanze antiossidanti responsabili anche dello straordinario colore.
Ora, i ricercatori del Progetto europeo Athena hanno identificato il gene responsabile dell’attivazione della produzione di questa sostanza nelle arance rosse, a cui è stato dato il nome di “Ruby“. Ma questo gene è presente sia nelle arance rosse sia in quelle bionde. Allora perché il colore rosso è tipico soltanto di una specie e solo a determinate condizioni climatiche? La risposta viene da un’altra caratteristica: il clima caratteristico solo della Sicilia, con giorni caldi e notti fredde. Condizioni ambientali irriproducibili.
E allora, se in assenza di queste condizioni climatiche i frutti non riescono a produrre una quantità sufficiente di antocianine, cosa fare? Dare vita a una “super arancia” che possa offrire grandi benefici per la salute e la prevenzione dell’obesità e delle malattie cardiache. Cosa che, in realtà, le nostre arance rosse di Sicilia fanno già egregiamente . Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Plant Cell e condotto dal John Innes Centre di Norwich, Gran Bretagna, e dal Centro di Ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee di Acireale, ha creato quindi questo esemplare geneticamente modificato.
“Vorrei sottolineare –spiega Cathie Martin, coordinatore del Progetto Athena- l’importanza di una comprensione approfondita del processo coinvolto nella produzione di antocianine nelle arance. Diversi studi hanno dimostrato che un consumo di succo di arance rosse riduce lo stress ossidativo nei pazienti diabetici, protegge il DNA dal danno ossidativo e può ridurre i fattori di rischio cardiovascolari nella stessa misura in cui avviene con altri cibi ricchi di antocianine. È chiaro quindi che le arance rosse rappresentano una risorsa importante per la salute e la prevenzione delle malattie“.
Per il coordinatore, quindi, una migliore conoscenza delle basi genetiche e molecolari della produzione di antocianine in questi frutti “può spianare la strada, attraverso l’ingegneria genetica, verso varietà di arance rosse che possano essere coltivate anche in climi più caldi. In questo modo sarebbe possibile allargare la coltivazione e contribuire ad una maggiore disponibilità di questo particolare tipo di agrumi“.
“Lo studio – commenta Giuseppe Reforgiato Recupero, del Centro di Ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee – sottolinea ancora una volta l’unicità dell’ambiente in cui le arance rosse sviluppano appieno il loro potenziale benefico. Il freddo, infatti, non è una condizione sufficiente: le basse temperature inducono la produzione di antociani, ma è pur vero che i giorni assolati e caldi sono necessari per avere un frutto dolce e gustoso.
Ma ora che il marker genetico è stato identificato sarà possibile effettuare una selezione veloce: “in passato –conclude il ricercatore- bisognava aspettare che la pianta si sviluppasse interamente (il che richiedeva anni) prima di sapere se avremmo ottenuto arance rosse. Invece ora possiamo selezionare solo quelle piante che hanno questo marchio genetico di distinzione“.
Roberta Ragni