Vi sono alimenti comunemente presenti nell'alimentazione occidentale che possono essere in grado di causare infiammazione o di peggiorarla se essa fosse già presente nel nostro organismo.
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Vi sono alimenti comunemente presenti nell’alimentazione occidentale che possono essere in grado di causare infiammazione o di peggiorarla se essa fosse già presente nel nostro organismo.
È quanto afferma la dottoressa Michelle Schoffro Cook, esperta statunitense di alimentazione e medicina naturale, nota a livello internazionale per il proprio operato. Ecco quali sono gli alimenti ritenuti a suo parere come una possibile causa di infiammazione. Di cui se ne sconsiglia il consumo soprattutto quando l’organismo è già debilitato, magari durante febbre, influenza o infezioni localizzate.
Patatine fritte e cibo da fast food
In questa categoria non viene fatto rientrare soltanto il classico hamburger con patatine, ma anche tutti gli alimenti confezionati e di preparazione industriale, ricchi di zuccheri, additivi alimentari, dolcificanti artificiali e oli di dubbia provenienza. Gli alimenti fritti, in particolare, insieme agli alcolici, vengono imputati da parte della dottoressa come in grado di causare irritazioni e peggiorare l’artrite.
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2) Grassi idrogenati e grassi trans
Grassi idrogenati e grassi trans possono essere presenti nella margarina, nello strutto, nei grassi utilizzati in pasticceria e negli alimenti realizzati impiegando tali ingredienti, con riferimento ai prodotti da forno sia dolci che salati, soprattutto se lavorati industrialmente. È necessario dunque prestare attenzione alle liste degli ingredienti degli alimenti da acquistare, quando sono presenti.
Carne
Secondo la dottoressa Cook, la carne, con riferimento sia alla carne rossa che al pollame, tende a provocare infiammazione, per questo motivo non dovrebbe mai costituire l’alimento fondamentale dei propri pasti. A suo parere, una dieta basata completamente su cibi vegetali tende ad essere molto meno ricca di sostanze in grado di causare infiammazione rispetto ad una dieta che preveda il consumo di carne.
Zucchero bianco e bibite gassate
Zucchero bianco e dolci, incluse bibite gassate e succhi di frutta zuccherati dovrebbero essere considerati tra gli alimenti maggiormente in grado di causare infiammazione e dipendenza nell’organismo. La dottoressa Cook suggerisce in proposito di eliminarli gradualmente dalla propria alimentazione sostituendoli con della frutta fresca nel momento in cui si desidera gustare qualcosa di dolce.
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Dolcificanti artificiali
Saccarina, aspartame ed altri dolcificanti utilizzati a livello industriale o in vendita come sostituti artificiali dello zucchero bianco dovrebbero essere evitati il più possibile a parere dell’esperta, in quanto causa di infiammazione al pari dello zucchero raffinato e potenzialmente collegati a varie patologie dalle ricerche scientifiche più recenti.
Sale da cucina e sale iodato
Il comune sale da cucina non contiene altro che cloruro di sodio, mentre il sale iodato è sale raffinato con aggiunta artificiale di iodio. Entrambe le tipologie di sale raffinato andrebbero sostituite a parere dell’esperta con del sale marino integrale, che accanto al cloruro di sodio presenta minerali come potassio, calcio e magnesio, che rendono la sua composizione maggiormente equilibrata.
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Additivi alimentari
Coloranti, conservanti, solfiti e altri additivi alimentari sono presenti in numerosi alimenti confezionati, compresi svariati prodotti destinati ai bambini. Anch’essi sono purtroppo considerati causa di infiammazione e andrebbero dunque evitati il più possibile.
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8) Latticini
Formaggi, yogurt, gelati, burro ed ogni latticino in generale è considerato da parte dell’esperta come una potenziale fonte di infiammazione per l’organismo, con particolare riferimento alle modalità di produzione di tali alimenti, che al giorno d’oggi non possono che presentare tracce di ormoni, antibiotici e altre sostanze potenzialmente nocive per il nostro organismo.
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Glutine
Il glutine è presente, oltre che nel grano, in numerosi cereali, tra i quali possiamo individuare orzo, avena, kamut e farro. Per limitare il consumo di alimenti contenenti glutine, tali cereali possono essere sostituiti dal ricorso ad alimenti come riso, quinoa, grano saraceno e miglio, che ne sono privi.
Alcol
L’alcol è ricco di zuccheri e considerato come un peso eccessivo per il nostro fegato. È causa di infiammazione e dovrebbe essere eliminato completamente dalla propria alimentazione oppure consumato con molta moderazione.
Marta Albè
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